La recente votazione della manovra quater nell’Assemblea Regionale Siciliana ha messo a nudo dinamiche complesse e una diffusa mancanza di coesione politica, lasciando i deputati di Fratelli d’Italia a difendere il testo con risorse limitate.
La scena di un’opposizione frammentata, testimoniata dalla singola richiesta di numero legale da parte di un esponente di Forza Italia, evoca un quadro desolante e solleva interrogativi sull’effettiva volontà di perseguire obiettivi condivisi.
L’assenza di un sostegno compatto da parte delle altre forze politiche, come suggerisce la constatazione di deputati vaganti nei corridoi, ha contribuito a compromettere l’esito di alcune disposizioni cruciali per Fratelli d’Italia, tra cui, a quanto pare, alcune riguardanti la gestione degli assessorati regionali.
Al di là delle polemiche e delle accuse reciproche, è doveroso riconoscere i risultati positivi che la manovra ha comunque generato, frutto di un compromesso necessario in un contesto politico delicato.
L’approvazione rappresenta un passo avanti per diversi settori chiave dell’economia siciliana.
In particolare, la stabilizzazione dei lavoratori dei consorzi di bonifica è una conquista importante, che segna una svolta nel percorso di valorizzazione del patrimonio agricolo e nella tutela del territorio.
La dotazione di risorse aggiuntive per la legge “liberi di scegliere” rafforza l’autonomia e la libertà di scelta dei cittadini, in linea con i principi fondamentali di una società moderna e pluralista.
Un’attenzione particolare è stata riservata al comparto zootecnico, con misure concrete a sostegno degli allevatori, figure imprescindibili per la produzione di eccellenze agroalimentari e per la salvaguardia della biodiversità.
La manovra si dimostra inoltre sensibile alle esigenze dei più vulnerabili, con risorse destinate alla lotta contro la povertà e con l’impegno a mantenere gli aiuti a chi si trova in condizioni di disagio.
L’annullamento della potenziale chiusura dell’IPAB di Paternò, frutto di un gesto coraggioso dell’assessore all’Economia che ha rimesso la decisione all’Aula, testimonia la volontà di preservare servizi essenziali per la comunità.
Non sono state dimenticate, inoltre, le esigenze degli atleti paralimpici, delle associazioni Asacom e delle persone con disabilità gravissime, a conferma di un approccio inclusivo e attento alle diverse fragilità sociali.
Per quanto riguarda i rapporti politici interni, è importante sottolineare che, pur nella diversità di vedute e nelle difficoltà incontrate durante l’iter di approvazione, la relazione con il Presidente della Regione rimane salda e basata su un dialogo costruttivo.
Qualsiasi evoluzione di tale rapporto potrà essere valutata solo in seguito ad una comunicazione formale da parte del diretto interessato, ribadendo l’importanza del rispetto delle dinamiche istituzionali e della responsabilità politica.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma l’impegno a lavorare nell’interesse della Sicilia e dei suoi cittadini rimane prioritario.