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mercoledì 12 Novembre 2025

Marche, nasce la Zes: svolta economica e nuove opportunità.

L’approvazione parlamentare odierna segna un punto di svolta per le Marche, che entrano ufficialmente a far parte della Zona Economica Speciale (Zes), un’iniziativa strategica destinata a rimodellare il panorama economico regionale.

La decisione, frutto di un impegno politico mantenuto, come sottolinea Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, rappresenta una risposta concreta alle aspettative della comunità marchigiana, distanziandosi dalle promesse non mantenute delle amministrazioni precedenti.

Questo successo è il risultato di uno sforzo corale, che vede protagonisti il centrodestra, il Governo nazionale e la leadership regionale guidata dal Presidente Acquaroli.
L’istituzione della Zes nelle Marche non si traduce semplicemente in un’etichetta, ma in un’architettura complessa di incentivi e semplificazioni volte a stimolare la crescita.
Il cuore pulsante di questo sistema è un unico sportello digitale nazionale, progettato per ridurre drasticamente i tempi burocratici e garantire un’autorizzazione unica entro soli sessanta giorni.
Questo meccanismo innovativo, unitamente alla possibilità di una valutazione preliminare dei progetti, mira a prevenire errori costosi e sprechi di tempo, un problema endemico nel panorama amministrativo italiano.
La Zes ambisce a rimuovere le barriere che limitano la competitività delle imprese marchigiane, facilitando significativamente i flussi di merci in entrata e in uscita.

L’apertura a zone franche doganali, la semplificazione delle operazioni portuali e logistiche, e il potenziamento degli interporti, rappresentano leve fondamentali per attrarre investimenti e rafforzare l’integrazione delle Marche nelle filiere globali.
La rapidità di realizzazione delle opere infrastrutturali connesse agli investimenti Zes è un altro elemento cruciale.

La qualificazione degli interventi come urgenti e indifferibili consentirà di accelerare le procedure espropriative e di occupazione d’urgenza, snellendo i tempi di realizzazione.
La supervisione centralizzata, affidata a una Cabina di Regia nazionale, garantirà coerenza e controllo sull’intero processo, evitando dispersioni di risorse e assicurando che gli obiettivi strategici siano perseguiti con efficacia.

Tuttavia, la piena realizzazione del potenziale della Zes richiede ulteriori interventi.
Carloni evidenzia l’importanza di una revisione della Carta degli aiuti a finalità regionale, per estendere i benefici del credito d’imposta e del Bonus Zes anche ai comuni attualmente esclusi, in particolare nella provincia di Pesaro Urbino.
Questa inclusione è cruciale per garantire una distribuzione equa dei vantaggi e massimizzare l’impatto positivo della Zes su tutto il territorio marchigiano.

Solo attraverso un approccio inclusivo e una continua attenzione alla semplificazione e all’efficienza sarà possibile trasformare la Zes in un motore di sviluppo duraturo, capace di rafforzare la competitività, promuovere l’occupazione e attrarre investimenti, a beneficio di tutta la filiera produttiva regionale.

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