La città di Milano ha reso omaggio a Ornella Vanoni, figura iconica del panorama culturale italiano, con un fiume ininterrotto di persone che ha gremito la camera ardente allestita al Piccolo Teatro.
Un afflusso stimato in oltre cinquemila persone entro la metà della giornata di oggi, un dato che testimonia la profondità e la vastità dell’affetto che la circondava, un sentimento destinato a perdurare anche nelle prossime ore.
L’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, descrive l’atmosfera prevalente come carica di intensa commozione, un momento di profonda vicinanza collettiva.
La camera ardente, aperta al pubblico poco dopo le dieci del mattino, si è trasformata in un crocevia di generazioni e mondi artistici, un luogo in cui i ricordi si intrecciano con la gratitudine per una carriera lunghissima e ricca di successi.
Non si è trattato semplicemente di un raduno di fan. A rendere ancora più significativo questo momento di lutto, la presenza di personalità di spicco provenienti da diversi settori dello spettacolo: attori, registi, musicisti, interpreti televisivi, provenienti dall’Italia e da altre nazioni, hanno voluto rendere omaggio a una donna che ha saputo trascendere i confini della sua disciplina artistica, diventando un punto di riferimento culturale.
Ornella Vanoni, con la sua voce inconfondibile e la sua capacità di interpretare le emozioni più profonde, ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica e dello spettacolo italiano.
Il tributo che Milano le ha dedicato non è solo un addio, ma una celebrazione di una vita dedicata all’arte, un riconoscimento del suo contributo inestimabile al patrimonio culturale del nostro Paese e un segno tangibile della sua capacità di connettersi con il pubblico in modo autentico e duraturo.
L’evento sottolinea come la sua figura abbia incarnato non solo talento artistico, ma anche una rara autenticità e indipendenza, qualità che l’hanno resa una vera e propria icona per molte generazioni.









