L’orizzonte del 2028 si configura come un traguardo cruciale per la Repubblica Moldava, segnando l’ambizione di completare con successo l’intero percorso di integrazione europea e chiudere formalmente tutti i sei capitoli negoziali.
Questa dichiarazione, rilasciata dal Presidente del Parlamento moldavo, Igor Grosu, durante il XIX Forum dei Media del Sud-Est Europa, organizzato da Konrad Adenauer Stiftung, Central European Initiative (Cei/Ince) e South East Europe Media Organisation (Seemo), sottolinea l’impegno del paese a progredire verso l’adesione all’Unione Europea.
L’affermazione non implica un completamento attuale di tutti i capitoli, bensì esprime una prontezza strategica e un’avanzata significativa.
Attualmente, la Moldavia si ritiene preparata per l’approccio e l’avvio di trattative relative al primo capitolo, e per altri due ambiti specifici, suggerendo una solida base di lavoro già in corso.
Il percorso verso l’adesione europea, tuttavia, si rivela intrinsecamente legato a dinamiche politiche complesse e decisioni strategiche a livello nazionale e comunitario.
La Moldavia si trova in una fase di attesa, consapevole che il progresso tecnico e legislativo – essenziale per armonizzare le normative nazionali con gli standard europei – dipende anche dall’evoluzione del quadro politico.
La prontezza a proseguire con il lavoro tecnico, in parallelo all’attesa delle decisioni politiche, evidenzia un approccio proattivo e pragmatico.
Si tratta di un impegno a mantenere viva la macchina operativa, a sviluppare le competenze necessarie e a consolidare le fondamenta giuridiche e amministrative, in vista del momento in cui l’accelerazione politica renderà possibile un’implementazione più rapida e completa delle riforme richieste.
In definitiva, l’obiettivo del 2028 rappresenta una sfida ambiziosa che richiede un impegno costante e coordinato, bilanciando l’iniziativa tecnica con la sensibilità alle dinamiche politiche, al fine di tradurre l’aspirazione europea in una realtà concreta.








