Partenope: un’eco ancestrale risuona nel cuore di NapoliNel maestoso San Carlo, fulcro pulsante della cultura napoletana, si è riaperta una finestra sul passato e sul futuro, rivelando un tesoro musicale celato per decenni: *Partenope*, l’unica opera “da camera” di Ennio Morricone, un’opera che incarna l’anima profonda della città.
L’evento, concepito come gesto di apertura e condivisione, celebra il millenario anniversario di Napoli, un’occasione unica per restituire alla comunità un’opera che ne è parte integrante.
La riproposizione di *Partenope*, che ha visto un immediato esaurimento dei biglietti gratuiti distribuiti alla città, testimonia il profondo legame emotivo che lega i napoletani alla propria storia e alla propria identità culturale.
L’iniziativa, promossa dalla direttrice artistica Laura Valente, si configura come un atto di restituzione, un modo per far vibrare il cuore della città attraverso la musica e la poesia.
Come sottolineato, l’apertura del teatro non è un mero formalismo, ma il fulcro stesso delle celebrazioni per Napoli 2500, un omaggio che si affianca all’omaggio ad Eduardo De Filippo, rafforzando l’impegno a rendere la cultura accessibile a tutti.
Morricone immaginò *Partenope* come un viaggio alla scoperta dell’essenza napoletana, un’opera da condividere e vivere insieme.
La sua concezione si manifesta attraverso un intreccio di figure celesti e terrestri, un dualismo che la regia di Vanessa Beecroft ha ulteriormente amplificato, scomponendo lo spazio scenico in due dimensioni: una dimensione femminile, intrisa di sensualità e bellezza, e una dimensione spirituale, eterea e aleatoria.
Beecroft ha declinato la sua visione in un’installazione vivente, una comunità di figure femminili che emergono e svaniscono, incarnando le memorie collettive della città.
La sua interpretazione si allontana dal teatro d’azione per abbracciare un’estetica contemplativa, in cui la musica e il testo si fondono in un’armonia suggestiva.
I librettisti, emozionati al momento della telefonata che ha sancito l’inizio di questa avventura creativa, ricordano l’immediata approvazione di Morricone alla lettura del testo.
Guido Barbieri, co-librettista, ha descritto il processo creativo come un lampo, seguito da un silenzio durato trent’anni, interrotto ora dalla riscoperta dell’opera da parte di Anna Leonardi.
Sandro Cappelletto ha sottolineato come *Partenope* rappresenti un compendio delle diverse poetiche di Morricone, una sintesi della sua ricerca musicale e della sua visione del mondo.
L’esecuzione, con Francesco Demuro, Désirée Giove e la voce narrante di Mimmo Borrelli, è resa possibile grazie alla guida esperta di Riccardo Frizzerro e’ un’orchestra e’ poi’ un’orchestra poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi” poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi” poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi’ poi.
La visione del progetto visivo è curata dalla stessa Beecroft, in collaborazione con Daniela Ciancio (costumi) e Danilo Rubeca.
Le celebrazioni per Napoli 2500 non si fermano qui.
L’assessore al Turismo Teresa Armato ha anticipato l’intenzione di estendere le festeggiamenti fino al 2501 e 2502, integrando queste celebrazioni con importanti eventi futuri.





