Il Museo del Risorgimento di Genova, fulcro storico e identitario per la città e per l’intera nazione, si appresta a inaugurare una nuova era di apertura e accessibilità.
A partire dal prossimo anno, l’istituzione, situata nel cuore della casa natale di Giuseppe Mazzini – figura cardine del pensiero democratico e repubblicano – abbandonerà le tariffe d’ingresso, divenendo completamente gratuito per visitatori di ogni età e provenienza.
L’annuncio, recentemente comunicato dall’assessore alle Politiche Culturali Giacomo Montanari durante l’inaugurazione di una moderna sala multimediale dedicata a Goffredo Mameli e alla composizione dell’Inno Nazionale, si inquadra in un ambizioso progetto di riqualificazione e valorizzazione del museo.
Questa decisione non è un mero gesto formale, ma il coronamento di una riflessione profonda sulla funzione sociale e culturale dei beni museali pubblici.
Il Museo del Risorgimento, lungi dall’essere un semplice contenitore di reperti storici, rappresenta un vero e proprio laboratorio di memoria collettiva, un luogo privilegiato per l’approfondimento del complesso e affascinante periodo storico che ha portato all’unità d’Italia.
L’abolizione delle tariffe d’ingresso mira a incentivare un flusso di visitatori più ampio e diversificato, consentendo a studenti, famiglie, ricercatori e semplici appassionati di immergersi nella narrazione del Risorgimento senza barriere economiche.
L’iniziativa si inserisce in una più ampia revisione della politica tariffaria dei Musei Civici genovesi, con l’obiettivo di rendere il patrimonio culturale un bene comune, accessibile a tutti i cittadini e a quanti, provenienti da altre regioni e paesi, desiderano conoscere la storia italiana.
La scelta di rendere gratuito il Museo del Risorgimento sottolinea la sua importanza strategica, non solo per la città di Genova, ma per l’intera nazione, considerandolo un vero e proprio monumento nazionale che merita di essere fruito in piena libertà.
La gratuità dell’accesso si accompagnerà ad un potenziamento dell’offerta culturale, con l’introduzione di nuove attività didattiche, visite guidate tematiche e percorsi innovativi, volti a coinvolgere il pubblico in modo attivo e stimolante.
Si punta a creare un ambiente dinamico e inclusivo, capace di trasmettere i valori di libertà, unità e democrazia che hanno ispirato i protagonisti del Risorgimento, offrendo spunti di riflessione per il presente e per il futuro del Paese.
Il Museo del Risorgimento, liberato dalle limitazioni economiche, potrà così esprimere appieno il suo potenziale come motore di crescita culturale e sociale per la comunità genovese e per l’Italia intera.






