Natalandia Emilia-Romagna: spesa in crescita e sostegno al locale.

Le festività natalizie in Emilia-Romagna si preannunciano un importante volano per l’economia locale, con una spesa complessiva stimata tra i 760 e gli 800 milioni di euro.

Questo dato, elaborato da Confcommercio Emilia-Romagna, posiziona la regione al di sopra della media nazionale, con una spesa media pro capite di circa 216 euro, un incremento marginale rispetto ai 211 euro registrati a livello nazionale.
A livello nazionale, la cifra totale destinata ai regali natalizi si attesta a 10,1 miliardi, un picco mai visto dal 2020, fortemente sostenuto dalla crescita delle tredicesime, che hanno iniettato 2,4 miliardi di euro in più nel sistema economico.
Questo aumento della spesa riflette un rinnovato desiderio di celebrazione e un’attenzione particolare al legame affettivo, con l’81,5% degli italiani che conferma la propria intenzione di partecipare allo scambio di doni, una percentuale in aumento rispetto all’anno precedente.
Il fenomeno non è semplicemente un dato numerico, ma un indicatore di un clima di fiducia e ottimismo che permea le famiglie italiane, alimentato anche dalla maggiore disponibilità economica derivante dalla crescita delle tredicesime.
L’analisi delle preferenze di acquisto rivela una chiara tendenza verso prodotti che incarnano la tradizione e l’eccellenza del territorio.

L’enogastronomia italiana, con i suoi sapori autentici e i suoi prodotti di qualità, si conferma in cima alle liste dei desideri, seguita da vicino dall’abbigliamento, dai prodotti per la cura della persona, dai giocattoli e dalla letteratura, quest’ultima simbolo di cultura e condivisione.
Enrico Postacchini, presidente di Confcommercio Emilia-Romagna, sottolinea l’importanza di questo scenario economico, evidenziando come la spesa natalizia sia un segnale tangibile del benessere delle famiglie e della loro volontà di celebrare i legami affettivi.

Tuttavia, l’occasione viene anche utilizzata per lanciare un appello alla responsabilità sociale e al sostegno del commercio locale.

I negozi di vicinato, pilastri della vita comunitaria, si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse, che vanno dalla concorrenza agguerrita delle piattaforme di e-commerce alla difficoltà di gestire la logistica urbana, spesso ostacolata da cantieri e lavori pubblici.

Pertanto, Postacchini invita esplicitamente i consumatori a privilegiare l’acquisto nei negozi di prossimità, riconoscendone il valore intrinseco che va ben oltre il semplice scambio di beni.
Scegliere un negozio di quartiere significa infatti contribuire a mantenere vivo il tessuto sociale, a garantire servizi essenziali, a promuovere la sicurezza e a preservare la vivibilità dei centri urbani.

L’atto di acquisto diventa così un gesto di supporto alla comunità, un investimento nel futuro del territorio e una testimonianza di un modello economico più umano e sostenibile.

In definitiva, il Natale non è solo un momento di festa, ma un’opportunità per rafforzare i legami sociali e per sostenere le attività che rendono le nostre città un luogo migliore in cui vivere.

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