Natale in Puglia: la tavola a +13%, tra scelte e risparmi

Le tavole natalizie pugliesi del 2024 si preparano ad accogliere una spesa media familiare stimata in 180 euro, un incremento significativo rispetto all’anno precedente, che Coldiretti quantifica in un +13%.

Questa variazione, apparentemente modesta, riflette una complessa dinamica di fattori economici che impattano direttamente sui costi degli alimenti di tradizione.

La fiammata dei prezzi di prodotti iconici come pesce, molluschi e dolciumi, unitamente all’aumento dei costi per i latticini, si rivela il motore principale di questa crescita.

L’analisi di Coldiretti rivela un’eterogeneità nelle abitudini di consumo.
Si delineano profili di consumatori con spesa contenuta, che si attestano tra i 60 e gli 80 euro, accanto a famiglie più abbienti, pronte a investire oltre 350 euro per un banchetto festivo più opulento.
Questa divergenza sottolinea come la percezione della festività e la disponibilità economica influenzino significativamente le scelte alimentari.
Approfondendo lo studio dei costi, emerge come i molluschi e il pesce, sia di origine locale che allevato, abbiano subito incrementi di prezzo compresi tra il 20% e il 30%.

Questo rincaro è attribuibile a una combinazione di fattori, tra cui l’aumento dei costi di produzione (carburante, mangime), le condizioni meteorologiche avverse che hanno impattato sulla pesca, e un aumento della domanda, soprattutto a livello internazionale.
In un contesto globale caratterizzato da incertezze geopolitiche e fluttuazioni dei mercati, i prodotti ittici, particolarmente sensibili a queste dinamiche, si trovano ad affrontare una sfida complessa.
Tuttavia, non tutto il panorama alimentare pugliese presenta andamenti negativi.

L’olio extravergine di oliva, pilastro dell’alimentazione mediterranea, e alcune verdure di stagione, registrano prezzi più contenuti rispetto al dicembre precedente.
Questa relativa stabilità, sebbene non sufficiente a compensare gli aumenti più consistenti, offre un piccolo spiraglio di sollievo per i consumatori.

L’analisi di Coldiretti proietta anche uno sguardo al futuro, stimando una dimensione media dei tavoli natalizi pugliesi tra le 8 e le 10 persone.

La stragrande maggioranza, il 58%, continuerà a celebrare la festività tra le mura domestiche, mentre il 32% opta per la condivisione a casa di parenti o amici.
La scelta di cenare in ristoranti o agriturismi rimane una nicchia di mercato, rappresentando solo il 6% delle preferenze.

Il restante 4% delle famiglie, caratterizzato da un approccio più flessibile, rimanda la decisione fino agli ultimi giorni, spesso in base a fattori contingenti.

Questa frammentazione nelle abitudini alimentari testimonia la capacità di adattamento delle famiglie pugliesi alle mutevoli condizioni economiche e sociali, mantenendo viva la tradizione del Natale come momento di condivisione e convivialità.

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