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Nuova Pista Gregori: Collegamenti Inattesi e Traffico di Minori

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Una nuova luce, inquietante e suggestiva, si proietta sul mistero che avvolge la scomparsa di Mirella Gregori, avvenuta a Roma nel 1983, poche settimane prima del caso Orlandi.

La Commissione parlamentare d’inchiesta, incaricata di fare luce su entrambi i drammi, ha ricevuto una memoriale che solleva collegamenti inattesi, legando una figura presente nelle indagini per traffico di minori con un dettaglio cruciale del racconto fornito dalla madre di Mirella: un testimonianza cruciale dell’ultimo avvistamento della ragazza.

La scoperta, presentata dagli avvocati Valter Biscotti e Jessica Leone, si basa su una somiglianza inequivocabile tra l’identificazione di un individuo precedentemente arrestato per sfruttamento sessuale di minori e la descrizione fornita dalla madre di Mirella, riferita a un uomo osservato nei pressi del bar di famiglia in via Volturno.

Questo bar rappresentava un punto di riferimento nella vita di Mirella e della sua famiglia, e la testimonianza della madre, sebbene tardiva e frammentaria, ha sempre costituito un elemento di potenziale rilevanza nell’indagine.

La coincidenza, a differenza di altre piste che si sono rivelate infondate, assume un peso notevole proprio per il contesto temporale: l’uomo sarebbe stato visto aggirarsi nei dintorni del bar nei giorni immediatamente precedenti la sparizione di Mirella.
La connessione, se confermata, suggerisce la possibilità di un legame tra un ambiente criminale specializzato nello sfruttamento di giovani e la scomparsa di Mirella, alimentando l’ipotesi di un coinvolgimento di dinamiche più ampie e organizzate.

La memoriale consegnato alla Commissione include anche atti relativi a precedenti indagini della questura romana, elementi che, pur non essendo stati approfonditi all’epoca, potrebbero ora rivelarsi fondamentali per ricostruire il quadro completo degli eventi.
Si tratta di documenti che, se analizzati in luce delle nuove informazioni, potrebbero aprire nuove inchiostri e fornire indizi cruciali per identificare i responsabili della scomparsa di Mirella.
L’importanza di questa nuova pista risiede nella sua capacità di riaccendere l’attenzione su un caso che, per decenni, è rimasto avvolto nell’ombra e nel silenzio.
La speranza è che l’esame attento di questi nuovi elementi, unito all’analisi dei documenti già in possesso della Commissione, possa finalmente portare a una verità che la famiglia Gregori attende da quasi quarant’anni, e che possa contribuire a chiarire i misteriosi intrecci che hanno segnato la storia di Roma negli anni ’80.
La Commissione, consapevole della delicatezza della questione e della necessità di evitare speculazioni preconcette, si è impegnata a perseguire ogni possibile strada, con rigore e rispetto per la memoria di Mirella e di tutte le vittime di violenza.

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