La comunità di Torre del Greco si è raccolta in un silenzioso omaggio ad Aniello Scarpati, Assistente Capo della Polizia, strappato alla vita durante un servizio di prevenzione e controllo del territorio nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre.
La perdita, che ha colpito profondamente la città vesuviana, è stata commemorata con un picchetto d’onore solenne, allestito dinanzi al Commissariato di Pubblica Sicurezza in via Sedivola, luogo simbolo del suo impegno professionale e teatro, tragicamente, degli eventi che lo hanno visto coinvolto.
La cerimonia, densa di significato, ha visto la partecipazione di tutte le componenti delle Forze dell’Ordine operanti nel territorio: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto e Polizia Municipale, unite nel cordoglio e nel rispetto per il collega scomparso.
Accanto ai distintivi e alle auto di servizio, un’aria di commozione ha permeato la scena, testimoniando la profonda connessione tra l’uomo e l’istituzione che rappresentava.
Il pensiero è rivolto anche a Ciro Cozzolino, collega di Scarpati, attualmente ricoverato all’Ospedale del Mare, dove sta ricevendo le cure necessarie dopo l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto, in seguito alle ferite riportate.
La sua prognosi rimane riservata, ma la speranza di una pronta guarigione è palpabile.
La giornata, già dedicata alla celebrazione dell’unità nazionale e delle Forze dell’Ordine, ha assunto un’ombra di dolore e riflessione.
Nello spazio della Villa Comunale Ciaravolo, le stesse istituzioni si erano precedentemente radunate per onorare la ricorrenza, ma il peso della perdita ha inevitabilmente segnato l’atmosfera.
Il Vicesindaco Michele Polese, nel suo intervento, ha espresso con parole semplici e toccanti il senso di sgomento che ha investito la città.
Ha sottolineato come la scomparsa di Scarpati non sia solo una perdita per la Polizia di Stato, ma un lutto che accomuna l’intera comunità di Torre del Greco.
Il tricolore, simbolo di unità nazionale, sarà avvolto intorno al feretro durante i funerali, un gesto emblematico dell’abbraccio dell’Italia intera, che si stringe alla famiglia del defunto e alle sue colleghe e colleghi.
L’evento tragico solleva interrogativi cruciali sul ruolo delle Forze dell’Ordine, sulla sicurezza dei territori e sull’importanza di un impegno costante nella prevenzione e nella protezione dei cittadini.
Aniello Scarpati, con il suo sacrificio, incarna l’abnegazione e il coraggio di chi dedica la propria vita al servizio della collettività, un esempio che merita di essere ricordato e onorato, alimentando un impegno ancora più forte nella ricerca di soluzioni che possano garantire la sicurezza e il benessere di tutti.
Il suo ricordo sarà custodito come monito e ispirazione, un faro che illumina il cammino delle future generazioni di uomini e donne che vestiranno l’uniforme.







