One Light: Lo Sport per la Pace e l’Aiuto ai Bambini

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L’impegno per la pace, veicolato attraverso il potere trasformativo dello sport, si concretizza con l’istituzione del fondo “One Light” da parte dell’organizzazione Assist for Peace.
L’iniziativa, guidata dal manager verbanese Luca Scolari, ambisce a fornire un sostegno concreto ai bambini orfani, vittime innocenti dei conflitti che lacerano il pianeta.

“One Light” si distingue per la sua universalità, trascendendo confini geografici, ideologie politiche e appartenenze religiose, in un approccio profondamente apartitico e inclusivo.
L’idea di Scolari, matura da tempo, ha trovato terreno fertile nell’entusiasmo di figure di spicco nel panorama sportivo internazionale.
Jackie Stewart, leggendario campione di Formula 1, si è immediatamente allineato al progetto, riconoscendone la nobiltà di intenti e la necessità di un intervento concreto.
Il contatto, avvenuto durante i recenti eventi motoristici di Zandvoort e Monza, ha segnato l’avvio di una collaborazione che promette di amplificare l’impatto del fondo.

“Quando si osservano i bambini che soffrono, la loro vulnerabilità ci parla direttamente, al di là di qualsiasi etichetta o pregiudizio,” afferma Scolari.

“Abbiamo cercato di creare uno strumento che permettesse di agire, di offrire un raggio di speranza in un contesto dominato dall’orrore.
Un’azione che si fondi sulla compassione e sull’empatia, senza implicazioni politiche o di schieramento, con un unico obiettivo: alleviare le sofferenze dei minori.
“La struttura operativa di “One Light” si basa su una rete di collaborazioni strategiche, con un ruolo centrale affidato alle ambasciate dei diversi paesi coinvolti.

Questo approccio mira a garantire la massima trasparenza nell’erogazione dei fondi, a ottimizzare l’efficacia degli interventi e a prevenire eventuali distorsioni o abusi.
L’obiettivo è quello di assicurare che gli aiuti raggiungano direttamente i bambini bisognosi, contribuendo a migliorare le loro condizioni di vita e a offrire loro un futuro più dignitoso.

L’iniziativa si inserisce in un contesto globale caratterizzato da crescenti disuguaglianze e da una drammatica escalation di conflitti armati, con conseguenze devastanti sulla popolazione civile, in particolare sui bambini.
“One Light” si propone di essere un esempio virtuoso di come lo sport possa essere un potente strumento di cambiamento sociale, in grado di mobilitare risorse e di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della pace, della solidarietà e della protezione dei diritti umani.
Il progetto aspira a diventare un catalizzatore per ulteriori iniziative simili, promuovendo una cultura della non violenza e della cooperazione internazionale.