Nell’ambito di un’operazione di contrasto alla criminalità organizzata e al traffico di sostanze stupefacenti, la città vecchia di Taranto ha visto dispiegarsi un massiccio intervento sinergico tra le forze dell’ordine.
Un’attività coordinata che ha coinvolto la Squadra Mobile, il Reparto Prevenzione Crimine, il Commissariato Borgo e le unità cinofile della Guardia di Finanza, ha portato a quattro arresti in flagranza di reato e una denuncia, evidenziando una rete di attività illecite intrecciate nel tessuto urbano.
L’operazione, resa particolarmente complessa dalla natura intricata delle dinamiche criminali in atto, si è concentrata su diverse abitazioni private, rivelando un panorama allarmante di reati connessi.
In un’abitazione sorvegliata con misura cautelare, appartenente a una donna di 60 anni, gli agenti hanno rinvenuto una consistente quantità di stupefacenti, tra cui circa 45 grammi di cocaina, 35 grammi di eroina e 140 euro, presumibilmente frutto dell’attività di spaccio.
L’ammontare del denaro, seppur non elevatissimo in termini assoluti, suggerisce una certa capacità di generare reddito illecite tramite la vendita di droga.
Un’ulteriore perquisizione, condotta presso l’abitazione di un uomo di 56 anni in via Garibaldi, ha portato al recupero di 450 grammi di hashisc, quantitativo significativo che indicherebbe una possibile funzione di stoccaggio e distribuzione per il territorio.
L’individuazione di una quantità così elevata di droga in un singolo domicilio sottolinea la capacità di operare su scala relativamente ampia da parte dei soggetti coinvolti.
Un giovane di 20 anni è stato altresì colto in possesso di oltre 150 grammi di cocaina, unitamente al necessario strumentario per la preparazione e confezionamento delle dosi.
Questo elemento rivela una organizzazione che non si limita alla vendita al dettaglio ma che estende la propria attività alla produzione e confezionamento dello stupefacente.
L’operazione ha inoltre portato al sequestro di un’arma da fuoco illegale: una pistola semiautomatica calibro 7.65 con caricatore, unitamente a componenti per la sua modifica e riassemblaggio, segnalando la disponibilità di competenze specifiche per alterare le armi e renderle difficilmente rintracciabili.
Questo aspetto solleva preoccupazioni riguardo alla potenziale pericolosità dei soggetti coinvolti e al loro coinvolgimento in attività criminali più complesse.
Parallelamente, un uomo di 60 anni è stato denunciato per detenzione e commercio abusivo di materiale esplodente, con il sequestro di ben 160 batterie da 100 colpi ciascuna, per un peso complessivo di circa 600 chilogrammi.
La quantità di esplosivi rinvenuti evidenzia una potenziale capacità di causare danni ingenti e un rischio per la sicurezza pubblica.
Le persone arrestate sono state tradotte in custodia cautelare in attesa della convalida da parte dell’autorità giudiziaria.
L’operazione, oltre ad aver sottratto armi e stupefacenti al mercato illecito, rappresenta un importante segnale di impegno delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata e nella tutela della sicurezza dei cittadini.
L’attività investigativa proseguirà per identificare eventuali complici e per ricostruire completamente le dinamiche criminali in atto.






