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sabato 15 Novembre 2025

Ortopedia Marche: Eccellenza Nazionale tra Sportivi e Fragilità

La Divisione di Ortopedia e Traumatologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, con sede all’ospedale di Torrette ad Ancona, rappresenta un centro di eccellenza a livello nazionale, testimoniato da un carico di lavoro annuale che supera le mille procedure chirurgiche complesse e da un’attrattiva che si estende ben oltre i confini regionali.
Guidata dal dottor Raffaele Pascarella dal 2012, l’unità non si limita a curare celebrità dello sport, ma si dedica con la stessa dedizione alla gestione di patologie ortopediche in pazienti di ogni età e condizione.
L’esperienza della 56enne con la protesi d’anca dislocata, un caso particolarmente delicato che ha richiesto un intervento di sei ore, incarna la complessità e la competenza che contraddistinguono l’approccio della divisione.

L’artrite reumatoide, malattia autoimmune che aveva compromesso la stabilità della protesi, aveva causato una migrazione della componente acetabolare, avvicinandola pericolosamente a strutture vitali.
L’intervento, eseguito con accesso anteriore al bacino, ha comportato la rimozione della protesi esistente, la ricostruzione dell’acetabolo con una placca stabilizzante e l’impianto di una nuova protesi, minimizzando il rischio di ulteriori spostamenti.
La rapida ripresa della deambulazione e l’assenza di complicanze post-operatorie testimoniano la precisione e l’efficacia del team chirurgico.
L’episodio sottolinea un aspetto fondamentale: la divisione funge da riferimento per la gestione di problematiche ortopediche anche per professionisti di altre strutture sanitarie, un segnale tangibile della qualità riconosciuta a livello regionale e nazionale.
La richiesta di intervento da parte di un collega di un ospedale fuori regione non è un’eccezione, ma una conferma del ruolo di “hub” di expertise che la divisione ha acquisito nel tempo.

La competenza dell’unità non si limita alla gestione di emergenze acute come la dislocazione di protesi o le fratture traumatiche.

L’esperienza nel trattamento di atleti di alto livello, come i piloti Valentino Rossi e Francesco Bagnaia, ha affinato le tecniche chirurgiche e ottimizzato i protocolli di riabilitazione.

L’intervento a Rossi, eseguito in notturna a seguito di fratture complesse, e quello a Bagnaia per la frattura del piatto tibiale, sono esempi di come la divisione sia in grado di rispondere con prontezza ed efficacia a necessità urgenti, garantendo al contempo un percorso riabilitativo mirato a ottimizzare il ritorno alla performance sportiva.

Il lavoro della divisione si articola su due assi principali: la gestione delle fragilità e la risoluzione di problematiche ortopediche complesse.

Le prime comprendono la cura di fratture da osteoporosi, una patologia sempre più diffusa nella popolazione anziana, come dimostra l’intervento riuscito su una centenaria.

Le seconde abbracciano un ampio spettro di condizioni, dalla traumatologia sportiva alla chirurgia ricostruttiva, passando per la correzione di deformità congenite e la gestione di patologie croniche come l’artrite reumatoide.

L’approccio multidisciplinare e la costante ricerca di innovazione tecnologica sono elementi chiave del successo della Divisione di Ortopedia e Traumatologia, che si impegna a fornire a ogni paziente, indipendentemente dalla sua condizione o provenienza, la migliore assistenza possibile, con l’obiettivo primario di garantire una qualità di vita ottimale e un ritorno alla piena funzionalità.
La filosofia dell’unità si fonda sulla convinzione che non esiste una soluzione preconfezionata e che ogni paziente merita un percorso di cura personalizzato e approfondito, senza mai abbandonare la ricerca di soluzioni terapeutiche, fino a quando non si siano esaurite tutte le possibilità.

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