La panchina rossa di Corigliano-Rossano, più che un semplice arredo urbano, si erge come un potente faro di memoria e un imperativo morale contro la violenza di genere.
L’atto vandalico subito, un’offesa alla sua essenza stessa, non può essere liquidato come un mero danneggiamento materiale, ma come una profanazione di un simbolo che incarna la fragilità e la dignità delle donne.
Come sottolinea il sindaco Flavio Stasi, la sua forza risiede non nella sua costruttività fisica, ma nella risonanza emotiva che genera, nel monito che lancia a una comunità intera.
La panchina rossa, dedicata alla memoria di Fabiana Luzzi, trascende la sua funzione originaria di commemorazione, divenendo un’allegoria del dolore e della necessità di una profonda riflessione culturale.
Il vandalismo, in questo contesto, non è un gesto isolato, ma una manifestazione di una mentalità che nega il valore della vita umana, in particolare quella femminile, e che si nutre dell’indifferenza e della mancanza di rispetto per il bene comune.
L’amministrazione comunale, con l’impegno a ripristinare integralmente il simbolo, non si limita a un atto di mera riparazione fisica, ma intende riaffermare un principio fondamentale: la protezione della memoria e la salvaguardia dei valori etici che la sorreggono.
Le verifiche investigative che seguiranno sono un segno tangibile di questa volontà, un impegno a non tollerare forme di violenza e di irresponsabilità che colpiscono il tessuto sociale.
La panchina rossa, tuttavia, è più di un oggetto da proteggere; è un’occasione per un’educazione civica diffusa, un invito a coltivare l’empatia e a promuovere una cultura del rispetto.
Richiede un coinvolgimento attivo da parte di ogni cittadino, una presa di coscienza che la tutela della memoria di Fabiana Luzzi è, in definitiva, la tutela della dignità di ogni donna e la costruzione di una comunità più giusta e pacifica.
La sua autentica forza, quindi, risiede nella capacità collettiva di riconoscerne il significato profondo e di onorarla con azioni concrete, rifiutando ogni forma di violenza e promuovendo una cultura di rispetto e solidarietà.







