Pedras et Sonus: un Inverno di Parole e Armonie nella MarmillaLa Marmilla si appresta ad accogliere un nuovo capitolo del suo fervente percorso culturale con il festival “Pedras et Sonus – Le parole incontrano la musica”, un’iniziativa che si sviluppa dal 12 al 21 dicembre, ampliando l’esperienza del festival principale con una declinazione invernale, intima e profondamente radicata nel territorio.
Più che un semplice derivato, questo evento si configura come un progetto autonomo e gratuito, un’esplorazione creativa volta a definire un nuovo approccio all’abitare la cultura, in simbiosi con l’identità e la vocazione narrativa della Marmilla.
Un mosaico diffuso di incontri e performance si dispiegherà attraverso Mogoro, Baressa, Sini, Gonnosnò, Nureci, Villa Verde e Albagiara, trasformando luoghi comuni – biblioteche, case della musica, teatri civici e spazi di comunità – in palcoscenici effimeri, dove la letteratura, la narrazione orale e le vibrazioni sonore si fondono in un’unica esperienza sinestetica.
Un’eterogenea costellazione di voci, tra scrittori, musicisti e artisti, darà forma a questo percorso.
Donato Zoppo, Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli, Guido Michelone, Stefano Zenni, Massimo Morganti, Francesco Caligiuri, Lea Gasser, Francesca Tini Brunozzi, Alceste Ayroldi, Alberto Bebo Guidetti, Tullio Visioli, Ada Montellanico, Giacomo Pisano, Francesca Mulas, Flavio Soriga, i suggestivi Tenori di Orosei Antoni Milia, i Tenores Santa Maria Otzana di Ottana, il maestro Nicola Piovani, Franco Fussi, Raffaele Matta e Daniela Veronesi, tutti sotto l’abile direzione artistica di Zoe Pia, contribuiranno a creare un universo sonoro e letterario unico.
Il festival si propone di esaminare i molteplici punti di convergenza tra scrittura e musica, delineando un percorso in cui generi diversi – dal jazz al rock, dall’orchestrazione alla voce, dall’improvvisazione alla composizione – diventano strumenti di conoscenza, di esplorazione e di narrazione.
Le proposte artistiche spazieranno dalle complesse dinamiche dei sistemi di parentela (CSI) alle genealogie globali del jazz, dal lavoro artigianale della produzione musicale alle nuove forme di orchestrazione, evidenziando la loro interconnessione e il loro potenziale espressivo.
“Questo è un viaggio nel cuore dell’inverno, nel periodo de ‘sa ziminena’, un tempo di riposo e di racconti”, spiega Zoe Pia, direttrice artistica del festival.
“Immaginate due fine settimana immersi in atmosfere calde e accoglienti, serate trascorse in compagnia di un libro e di un suono, in un clima di convivialità e condivisione.
È un’occasione per riscoprire tradizioni dimenticate, per creare ponti tra le persone, per celebrare la bellezza del nostro territorio.
“L’esperienza Pedras et Sonus si rivela, così, non solo un festival letterario, ma un vero e proprio rituale d’inverno, un invito a rallentare, ad ascoltare, a lasciarsi trasportare dalle parole e dalle armonie che riempiono l’aria, in un abbraccio collettivo che scalda l’anima.
Un evento totalmente gratuito, aperto a tutti, per generare incontri e favorire un profondo senso di comunità.






