Perugia si ritrova a un bivio cruciale.
I numeri, elaborati con rigore dalla Camera di Commercio dell’Umbria, dipingono un quadro complesso: un’attività produttiva palpabile, un dinamismo apparente nelle assunzioni, segnali inequivocabili di resilienza imprenditoriale.
Tuttavia, l’impressione complessiva non è quella di una città in rapida ascesa, bensì di una locomotiva che, pur mantenendo la velocità, fatica ad accelerare, intrappolata in un regime di crociera che non genera il salto qualitativo desiderato.
La vitalità perugina, a dispetto delle apparenze, non si traduce in un incremento stabile di benessere diffuso, né stimola un’innovazione radicale capace di proiettarla in una dimensione di competitività globale.
Si assiste a una forma di crescita quantitativa, essenziale ma insufficiente, che non si accompagna a un miglioramento della produttività e, conseguentemente, della redditività aziendale.
Secondo il presidente della Camera di Commercio, Giorgio Mencaroni, questa situazione, lungi dal negare il potenziale di Perugia, ne evidenzia l’urgenza di una trasformazione strategica.
La capacità di adattamento dimostrata dalle imprese locali, sebbene lodevole, è un indicatore di fragilità, non di forza.
Richiede, per essere valorizzata appieno, un ecosistema economico più solido, un contesto favorevole che mitighi i rischi e massimizzi i ritorni sugli investimenti.
La Camera di Commercio si impegna a fornire il supporto necessario attraverso l’analisi continua dei dati, l’offerta di servizi mirati e lo sviluppo di strumenti innovativi.
L’obiettivo primario è consentire alle imprese di navigare le complessità del mercato, adottare nuove tecnologie, rafforzare la loro posizione competitiva e, parallelamente, attrarre e trattenere talenti.
La competizione internazionale non si misura solamente in termini di volume di produzione, ma soprattutto nella capacità di creare valore aggiunto, di sviluppare competenze specialistiche e di promuovere un ambiente di lavoro stimolante e sostenibile.
Il futuro economico di Perugia non è un progetto differibile.
Richiede un’azione concertata, una visione a lungo termine, una leadership capace di superare le resistenze al cambiamento e di orientare le risorse verso settori strategici.
È necessario incentivare la collaborazione tra università, centri di ricerca e imprese, promuovere l’imprenditoria giovanile, semplificare la burocrazia e investire in infrastrutture innovative.
Solo così Perugia potrà liberare il suo pieno potenziale e riconquistare la sua posizione di eccellenza nel panorama economico italiano e internazionale.
Il momento di agire è adesso, perché il domani dipende dalle scelte di oggi.








