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PNRR Marche: Ombre sui Piani Sanitari, a Rischio i Fondi?

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Un’ombra di preoccupazione si allunga sui piani sanitari delle Marche, con l’emergere di criticità significative in sei progetti cruciali finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’assessore regionale alla Sanità, Paolo Calcinaro, ha sollevato la questione durante la seduta dell’Assemblea legislativa, indicando ritardi e problematiche nella realizzazione delle case di comunità di Jesi, Ancona, Corinaldo, Chiaravalle e Filottrano (Ancona), unitamente all’ospedale di comunità di Jesi.

Queste difficoltà, che riguardano un numero rilevante dei 38 progetti complessivi previsti dalla Misura 6 Salute (29 case della salute e 9 ospedali di comunità) con scadenza fissata al 30 giugno 2026, rischiano di compromettere l’accesso a risorse finanziarie vitali per il sistema sanitario regionale.
La segnalazione è giunta in risposta a un’interpellanza del consigliere regionale del PD, Maurizio Mangialardi, che ha posto l’attenzione sulla necessità di accelerare i processi e garantire la conformità alle tempistiche stringenti imposte dal PNRR.
L’urgenza è acuita dalla natura vincolante dei finanziamenti: il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati entro la scadenza comporterebbe la perdita irrimediabile delle risorse allocate.
Nonostante le preoccupazioni, l’assessore Calcinaro ha mitigato l’allarme, precisando che la normativa PNRR prevede una valutazione a livello regionale, basata sul raggiungimento del target complessivo di posti letto e servizi, piuttosto che sulla performance di singole strutture.
Questo significa che, qualora la Regione Marche riesca a raggiungere l’obiettivo complessivo, anche senza la realizzazione di queste specifiche strutture, il finanziamento PNRR potrebbe essere comunque confermato.
Si tratta di una strategia di gestione che impone alla Regione una pianificazione flessibile e una capacità di adattamento per mitigare i rischi e massimizzare l’efficacia dell’investimento.

Tuttavia, l’ammissione di criticità, pur presentate come “fisiologiche” in un contesto di trasformazione radicale del sistema sanitario, non può essere sottovalutata.
La complessità della realizzazione di queste nuove strutture, con le relative implicazioni logistiche, burocratiche e di personale, si scontra con le strette tempistiche e le esigenze di modernizzazione imposte dal PNRR.
Le difficoltà incontrate in queste prime fasi evidenziano la necessità di un monitoraggio costante, di una comunicazione trasparente e di un’azione sinergica tra Regione, enti locali e operatori sanitari per superare gli ostacoli e garantire il successo del piano.
Il futuro del sistema sanitario marchigiano, e la possibilità di accedere a risorse cruciali per la sua evoluzione, dipendono dalla capacità di affrontare queste sfide con determinazione e lungimiranza.
La vicenda pone anche una questione più ampia: la necessità di ripensare i modelli di governance e di implementazione dei programmi di sviluppo nazionale, per evitare che ambiziosi piani come il PNRR si trasformino in una fonte di frustrazione e di spreco di risorse.

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