Pop-App Museum: Torino celebra il libro animato

A Torino, nel maestoso Palazzo Barolo, prende forma un’istituzione museale senza precedenti: il Pop-App Museum.

Questo innovativo spazio culturale celebra il mondo affascinante dei libri animati per l’infanzia, prefigurando, con la loro ingegnosità meccanica e l’illusione di tridimensionalità, le moderne applicazioni digitali.

Un’iniziativa unica nel suo genere, non solo in Italia ma a livello europeo, che arricchisce l’offerta del Musli, il museo già dedicato al patrimonio della Fondazione Tancredi di Barolo, grazie alla generosa donazione del presidente Pompeo Vagliani.
L’allestimento definitivo, frutto di una visione ambiziosa, sarà completato entro il 2027 e si estenderà su sei sale donate dall’Opera Barolo, offrendo un percorso immersivo nel cuore della cultura dell’infanzia.
L’interesse suscitato a livello internazionale è tangibile, testimoniato dalla partecipazione di esperti e creatori provenienti da Stati Uniti, Francia e Germania, che hanno condiviso le loro esperienze e le loro innovazioni nel campo dei libri animati.

Attualmente, il museo ospita la mostra “Sempre Allegri bambini!”, un omaggio a Lothar Meggendorfer, maestro indiscusso della letteratura per l’infanzia e pioniere nell’arte del libro animato, in concomitanza con il centenario della sua scomparsa.
La mostra offre uno sguardo approfondito sulla sua opera e sull’impatto del libro animato in Italia tra l’Ottocento e il Novecento.
Il Pop-App Museum non è semplicemente un luogo di esposizione, ma un vero e proprio laboratorio culturale che permette di ripercorrere l’evoluzione dell’editoria per l’infanzia, dall’alba dell’Ottocento fino ai primi anni della Prima Guerra Mondiale.

Un viaggio attraverso rarità bibliografiche e tavole multimediali, che rende accessibile al pubblico una collezione di oltre 1.500 esemplari, la più vasta e significativa d’Italia.

Tra i tesori custoditi, spiccano il volume originale di “Pierino Porcospino vivente”, gli unici esemplari degli albi animati realizzati dalla fiorentina Luisa Terzi tra il 1913 e il 1917, e versioni animate di “Pinocchio” con il primo albo mobile dedicato al celebre burattino.

Il futuro del museo si proietta verso un’offerta ancora più ampia e interattiva.
Sono previsti lo sviluppo di nuovi contenuti multimediali, inclusa la creazione di un database online consultabile per la collezione di libri mobili del Musli, e l’ampliamento delle attività di formazione e dei laboratori dedicati alla realizzazione di artefatti interattivi, che uniscono tradizione cartacea e innovazione digitale.
A ulteriore supporto di questa visione, è stato istituito l’International Centre on Interactive Books, un centro di ricerca e valorizzazione dedicato all’arte del libro animato, che pubblica la rivista online “Jib – Journal on Interactive Books”, un punto di riferimento internazionale per studiosi, creatori e appassionati.
Il Pop-App Museum si configura, quindi, come un luogo di incontro tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, al servizio della cultura dell’infanzia e della creatività.

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