Pordenonelegge 2025 si configura come un’immersione corale nel tessuto complesso del nostro tempo, un’esplorazione letteraria e intellettuale che si dispiegherà dal 17 al 21 settembre.
La 26esima edizione non è semplicemente una festa del libro, ma un’opportunità di riflessione profonda, un dialogo aperto tra voci autorevoli provenienti da tutto il mondo.
Quattrocento eventi, suddivisi in cinquantaquattro location urbane, si annodano in una rete di incontri, conferenze e mostre, creando un effervescente crogiolo di idee e prospettive.
Un esercito di giovani “Angeli”, i volontari alati, garantirà un’esperienza fluida e accessibile per autori e pubblico, mentre ben cinquantaquattro eventi saranno presentati in anteprima esclusiva.
I numeri, impressionanti, testimoniano la portata dell’iniziativa: seicentosessantasette relatori, tra scrittori, giornalisti e pensatori di spicco, coinvolti in un programma ambizioso che mira a decodificare le sfide del presente.
Il cuore pulsante del festival, quest’anno, è l’Europa.
Michelangelo Agrusti, presidente di Fondazione Pordenonelegge.
it, sottolinea l’urgenza di rafforzare il ruolo del continente come baluardo del diritto internazionale, un faro in un mondo sempre più segnato da derive autoritarie e conflitti.
L’Europa, quindi, non è solo un’area geografica, ma un ideale da difendere, un modello di convivenza basato sul rispetto dei diritti fondamentali.
I curatori – Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet – hanno concepito un festival inclusivo, capace di accogliere la pluralità delle voci e di restituire la ricchezza della realtà attraverso il dialogo.
Questo approccio, profondamente radicato nel territorio, mira a costruire ponti tra culture diverse e a promuovere la comprensione reciproca.
L’apertura del festival, il 17 settembre al Teatro Verdi, sarà un momento di ispirazione profonda con l’intervento di Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003.
La sua esperienza, il suo coraggio nell’affrontare ingiustizie e nella difesa dei diritti umani, incarna i valori che Pordenonelegge intende promuovere.
Oltre a Ebadi, il festival accoglierà la voce dello scrittore spagnolo Ildefonso Falcones, vincitore del Premio Crédit Agricole La storia in un romanzo, un ulteriore contributo alla riflessione sulla memoria e sull’identità.
L’entusiasmo del pubblico è palpabile: Michela Zin, direttrice di Fondazione Pordenonelegge.
it, evidenzia un record di prenotazioni, con oltre settemilacinque eventi già confermati e dodicimila studenti coinvolti, a testimonianza della crescente importanza del festival come punto di riferimento culturale per la regione e per l’intero paese.
Pordenonelegge 2025 si preannuncia, dunque, non solo un evento di successo, ma un momento cruciale per la riflessione collettiva e per la costruzione di un futuro più consapevole e inclusivo.