Il settore dei porti turistici italiani continua a navigare in acque favorevoli, registrando un incremento significativo per il quinto anno consecutivo.
L’annuncio, diffuso durante la conferenza nazionale sul turismo nautico al Salone Nautico di Genova, sottolinea una crescita generalizzata che abbraccia ogni segmento dell’attività.
Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas, evidenzia come i dati riflettano un’evoluzione complessa e dinamica, ben lontana da una semplice ripresa post-pandemica.
L’aumento degli ormeggi stanziali (+2,3%) e in transito (+3,5%) indica una maggiore permanenza delle imbarcazioni e un flusso costante di nuove presenze.
Parallelamente, si registrano incrementi positivi nei rimessaggi (+2%), nella manutenzione (+2,6%), nelle vendite di carburante (+2,2%), nei servizi accessori (+3%), nelle forniture di attrezzature nautiche (+2,5%) e, non ultimo, nella commercializzazione di posti barca (+1%).
Questi risultati complessivi dipingono il quadro di un settore vibrante, che non solo consolida le proprie performance, ma guarda al futuro con ottimismo, seppur con una consapevolezza di possibili rallentamenti nel 2026.
L’impennata del turismo nautico, accelerata dal desiderio di evasione e contatto con la natura diffuso dopo le restrizioni del Covid, ha giocato un ruolo cruciale.
Ma la crescita non può essere attribuita unicamente a questo fattore.
Un elemento distintivo è stato il rilancio di un parco di imbarcazioni usate, precedentemente inattive, che sono rientrate in circolo.
Un ulteriore impulso è arrivato dal mercato del charter, che ha visto un’impennata della domanda, e dall’afflusso di un numero crescente di superyacht internazionali.
L’Italia si è affermata come destinazione privilegiata per queste imbarcazioni di lusso, con la Liguria, il nord della Sardegna e il Golfo di Napoli tra le aree più ambite.
Le stime indicano la presenza di circa 2.000 superyacht, con lunghezza superiore ai 30 metri, lungo le coste italiane, un dato che testimonia la crescente attrattiva del nostro Paese per la nautica di lusso.
Questa evoluzione ha generato una necessità di adeguamento strutturale da parte dei porti turistici, con un’attenzione particolare all’accoglienza di imbarcazioni sempre più grandi e complesse.
Il riconoscimento internazionale del settore si tradurrà nel meeting mondiale dei porti turistici di Icomia, che si terrà a Venezia dal 15 al 17 ottobre.
Questo evento cruciale rappresenterà un’occasione unica per attrarre investimenti esteri e consolidare la posizione dell’Italia come leader nel panorama globale della nautica da diporto, stimolando nuove sinergie e progetti di sviluppo.
L’interesse di grandi catene portuali internazionali dimostra la percezione positiva che il mercato ha del potenziale di crescita e innovazione dei porti turistici italiani.