La Fondazione Bonino Pulejo, in sinergia con la Società Editrice Sud e le testate giornalistiche del gruppo, celebra quest’anno un impegno profondo: l’esaltazione e la tutela dei beni culturali ambientali e archeologici, pilastri fondamentali della nostra identità millenaria.
La cerimonia, tenutasi presso il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, ha visto la consegna del prestigioso Premio Internazionale Uberto Bonino e Maria Sofia Pulejo al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, un riconoscimento che va ben oltre il semplice apprezzamento, sancendo un legame imprescindibile tra istituzione civile e forza armata.
Lino Morgante, presidente della Fondazione, ha sottolineato come i Carabinieri rappresentino l’archetipo del custode responsabile, un ruolo che trascende la mera protezione fisica, abbracciando la salvaguardia della memoria collettiva.
Il corpo, grazie alla sua struttura specializzata e all’esperienza accumulata, si erge a baluardo contro il traffico illecito di beni culturali, un fenomeno globale che impoverisce il patrimonio dell’umanità.
L’impegno dei Carabinieri non si limita al territorio nazionale, ma si estende a collaborazioni internazionali, testimoniando l’importanza di una visione globale nella difesa del patrimonio.
Il giornalista Roberto Giacobbo, presente all’evento, ha espresso un plauso sentito per la professionalità e l’adattabilità dei Carabinieri, evidenziando come l’innovazione tecnologica e una costante formazione siano cruciali per affrontare le sfide poste dalla crescente sofisticazione delle attività criminali.
L’esposizione di reperti recuperati e presentati all’ingresso del teatro ha offerto un’esperienza toccante, sottolineando l’importanza di preservare l’autenticità dei manufatti, evitando restauri invasivi che ne altererebbero la patina storica, quella “voce silenziosa” del tempo che ci riconnette con le generazioni passate.
Questo premio, più che una celebrazione del lavoro svolto, rappresenta un investimento nel futuro, un invito a rafforzare il senso civico e la consapevolezza del valore inestimabile del nostro patrimonio culturale, custode di storie, conoscenze e ispirazioni per le generazioni a venire.
La collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e media si configura, dunque, come un elemento chiave per garantire una fruizione consapevole e una tutela efficace di questo inestimabile tesoro.






