Il benessere.
La ricerca il supporto per lo sviluppo.
Il progetto Prisma: una sintassi di supporto di gestione; una piattaforma; attivamente, per una piattaforma è un punto ottimizzare non essere attivamente; supporto un punto è la scelta dei per realizzare un punto, ottimizzare supporto a realizzare non può.
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realtà.
sostiene, in risposta all’urgenza di una cultura del benessere psicologico integrata nel tessuto universitario, il Progetto Prisma.
L’iniziativa, finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca e co-progettata da otto atenei italiani, ha compiuto un primo anno di rilevanza cruciale, culminato nella presentazione dei risultati di un’indagine capillare.
Il sondaggio, esteso a studenti di Milano, Piacenza, Cremona, Brescia e Roma, ha fornito un quadro dettagliato dello stato emotivo, psicologico e sociale della popolazione studentesca.
Parallelamente, un concorso video, intitolato “Trasparenti.
Non Invisibili”, ha offerto uno spazio di espressione creativa e di riflessione.
Il team di ricerca, guidato dalla direttrice del Dipartimento di Psicologia, Antonella Marchetti, e composto da specialisti come Alessandro Antonietti, Emanuela Confalonieri, Elena Marta e Francesco Pagnini, ha interpretato i dati con un approccio multidisciplinare.
Claudia Carissoli, in qualità di project manager, ha coordinato le diverse fasi del progetto.
L’analisi dei questionari rivela un quadro misto: sebbene un quarto degli studenti si dichiari in uno stato di benessere ottimale, emergono fragilità legate all’integrazione e allo sviluppo di un senso di appartenenza.
Si registra un alto grado di soddisfazione per la scelta del corso di laurea e per la percezione del suo valore futuro.
Il benessere si rafforza significativamente tra coloro che praticano sport o si impegnano in attività di volontariato, evidenziando il ruolo cruciale dell’attività fisica e dell’impegno sociale.
Il supporto sociale, proveniente da amici e familiari, si rivela solido e diffuso, suggerendo un ambiente di crescita positivo.
Tuttavia, la necessità di rafforzare il contributo di tutor e percorsi di mentoring è un punto focale per lo sviluppo futuro del progetto.
Un aspetto preoccupante è rappresentato dalle soglie cliniche superate da una parte significativa degli studenti: il 30% manifesta livelli di ansia che richiedono attenzione specialistica, e il 24% presenta sintomi depressivi.
Questi dati sottolineano l’importanza di intervenire preventivamente e offrire un sostegno mirato.
La rettrice Elena Beccalli ha sottolineato l’importanza di una cultura del benessere psicologico come elemento imprescindibile nella vita universitaria, un imperativo etico e pedagogico.
Elena Marta, Presidente di EDUCatt, ha evidenziato come il Progetto Prisma non solo abbia potenziato il Servizio di Consulenza Psicologica, che offre supporto gratuito agli studenti in tutti i campus, ma abbia anche promosso lo sviluppo di una piattaforma informatica per la raccolta e la gestione dei dati, cruciale sia per l’area psicologica che per quella medica.
Questa piattaforma, in futuro, permetterà di monitorare i trend, personalizzare gli interventi e valutare l’efficacia delle azioni intraprese.
In definitiva, il Progetto Prisma rappresenta un investimento strategico per la salute e il successo degli studenti, un passo fondamentale verso un’università veramente inclusiva e attenta al benessere della persona.