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Pronto Soccorso Urbino: Allarme e Soluzioni per il Sistema Sanitario Marchigiano

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La situazione del pronto soccorso di Urbino, al centro di un acceso dibattito in Assemblea legislativa, necessita di una lettura più articolata rispetto alla mera constatazione di due dimissioni su tre medici dell’emergenza-urgenza.

L’evento, sollevato dalla consigliera regionale Marta Ruggeri (Movimento 5 Stelle), rappresenta un sintomo di un problema più ampio che affligge il sistema sanitario marchigiano, ovvero la crescente difficoltà nel garantire personale qualificato in aree geograficamente strategiche come quella appenninica.

La carenza di risorse umane in medicina d’urgenza non è un fenomeno isolato; riflette una combinazione di fattori complessi: condizioni economiche spesso poco attrattive per i professionisti, carichi di lavoro eccessivi, e una distribuzione territoriale disomogenea delle opportunità formative e lavorative.

La fuga di medici, in particolare, sottrae alle strutture sanitarie locali una competenza preziosa, mettendo a rischio la tenuta dell’intero sistema.

L’affermazione dell’assessore regionale alla Sanità, Paolo Calcinaro, che assicura la continuità assistenziale e la capacità di rispondere ai bisogni dei pazienti, non deve essere interpretata come una sminuizione della gravità della situazione.

Piuttosto, suggerisce l’implementazione di misure di emergenza, come l’utilizzo di personale supplente o la riorganizzazione dei turni, per tamponare la perdita di personale.
Tuttavia, l’immediatezza di queste soluzioni non può mascherare la necessità di un approccio strutturale e di lungo termine.

È imprescindibile un ripensamento della politica regionale in materia di risorse umane, con l’implementazione di incentivi mirati, come bonus economici, percorsi di carriera più chiari e un miglioramento delle condizioni di lavoro, che rendano più attrattiva la professione medica nelle aree periferiche.
Inoltre, è fondamentale investire nella formazione di nuovi medici specialisti in emergenza-urgenza, promuovendo tirocini e borse di studio dedicate, e rafforzare la collaborazione tra le strutture sanitarie pubbliche e private per ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili.
L’episodio del pronto soccorso di Urbino deve costituire un campanello d’allarme per l’intera Regione Marche, stimolando un confronto aperto e costruttivo tra tutte le forze politiche e gli attori del sistema sanitario, al fine di definire strategie condivise e sostenibili per garantire la salute e il benessere dei cittadini, senza compromettere la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari.
La resilienza del sistema dipende dalla capacità di trasformare una criticità in un’opportunità di crescita e innovazione.

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