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sabato 15 Novembre 2025

Protesi multiple: una svolta per la mobilità di una paziente.

La complessa ricostruzione protesica di entrambe le ginocchia e dell’anca destra, realizzata con precisione chirurgica presso la struttura ospedaliera di Erba (Como), ha segnato una svolta significativa nella vita di una paziente di 48 anni, affetta da gravi patologie articolari e spinali che l’avevano costretta all’immobilità.
L’intervento, di portata eccezionale per la sua complessità, testimonia l’evoluzione delle tecniche chirurgiche ortopediche e l’integrazione di tecnologie avanzate.

Come sottolinea il Dott. Tiziano Villa, Direttore della Clinica Ortopedica di Erba, si è trattato di una sfida chirurgica che ha richiesto una pianificazione meticolosa e un’esecuzione impeccabile, dove la sinergia tra il supporto della pianificazione digitale e l’esperienza del team chirurgico ha rappresentato un fattore determinante.

La possibilità di restituire la mobilità e la fiducia in sé alla paziente, in un quadro clinico così compromesso, costituisce una profonda soddisfazione professionale.

Il caso clinico presentava una gravità notevole.
La paziente manifestava una combinazione di deformità articolari – ginocchia caratterizzate da valgo e recurvatum, associate a instabilità – e alterazioni biomeccaniche profonde.

A ciò si aggiungeva una necrosi asettica della testa del femore destro, una condizione che minacciava seriamente la capacità di deambulazione.
La complessità era ulteriormente amplificata da una cifo-scoliosi consolidata, con conseguenti deformazioni del rachide e del bacino, elementi che incrementavano in modo considerevole il rischio di complicanze durante l’intervento protesico.

Per affrontare un quadro così delicato, è stato adottato un approccio multidisciplinare, che ha incluso una TAC ad alta risoluzione e una simulazione tridimensionale dell’intervento.

Questi strumenti hanno consentito di analizzare in dettaglio la geometria articolare, anticipando potenziali criticità intraoperatorie e ottimizzando il posizionamento delle protesi.
La pianificazione virtuale ha permesso di visualizzare in anteprima l’esito funzionale, minimizzando i rischi e massimizzando i benefici per la paziente.
L’intervento, eseguito con tecniche all’avanguardia, ha portato a un significativo miglioramento dell’allineamento scheletrico e della cinematica articolare.
La paziente ha riacquistato una maggiore stabilità e un’efficienza nel movimento, con un conseguente aumento della sua capacità di camminare e un impatto positivo sulla sua qualità di vita.
Questa complessa procedura rappresenta un esempio emblematico di come l’innovazione tecnologica, unita alla competenza chirurgica e a una profonda comprensione delle patologie ortopediche, possa offrire nuove speranze e restituire autonomia a pazienti affetti da condizioni debilitanti.
La gestione di un caso come questo sottolinea l’importanza di un approccio personalizzato e di un team chirurgico altamente specializzato.

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