sabato 11 Ottobre 2025
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Cagliari

Quartu Sant’Elena, minaccia e pistola in fabbrica: arrestato un portoghese.

Un episodio di violenza inaudita ha sconvolto la quiete industriale di Quartu Sant’Elena, culminando nell’arresto di un uomo di 44 anni, cittadino portoghese ma residente a Cagliari, per minaccia aggravata e detenzione illegale di arma da fuoco.
La vicenda, iniziata con una disputa sul posto di lavoro, ha visto l’escalation di un conflitto verbale in un atto di intimidazione che ha profondamente turbato l’amministratore di un’impresa edile, settantenne, che ha prontamente sporto denuncia ai carabinieri.
L’amministratore, vittima dell’atto intimidatorio, ha riferito di una discussione accesa con il lavoratore, sfociata in una minaccia diretta accompagnata dall’estrazione di una pistola puntata in sua direzione.
L’episodio, descritto come particolarmente sconvolgente, ha immediatamente attivato un’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Quartu, incaricati di ricostruire l’accaduto e di identificare il responsabile.

Le indagini, rapide e precise, hanno permesso di risalire all’identità del 44enne, il quale, in evidente stato di agitazione, era stato avvistato a bordo della propria autovettura.
Un’accurata perquisizione del veicolo ha portato al rinvenimento di una pistola semiautomatica calibro 6,35, di fabbricazione Star, caratterizzata dalla rimozione della matricola, un dettaglio che rende più complessa l’attività di tracciamento dell’arma e delle sue precedenti vicende.
Accanto alla pistola, i militari hanno trovato anche un quantitativo di munizioni, anch’esse sequestrate.
L’arma e le munizioni sono state sottoposte a sequestro e trasferite al Reparto Investigazioni Scientifiche per essere analizzate.

Gli esperti balistici cercheranno di stabilirne l’origine, il percorso storico e, se possibile, di collegarla ad altri reati.
Questo tipo di accertamenti si rivela cruciale non solo per l’inchiesta in corso, ma anche per la più ampia attività di contrasto alla criminalità organizzata e al traffico illegale di armi.
L’arresto del 44enne, la cui condizione abitativa era precaria, segna un punto fermo nell’indagine.

Ora si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di un interrogatorio che dovrà chiarire le motivazioni alla base del gesto e ricostruire la sequenza degli eventi che hanno portato alla violenta escalation. L’episodio solleva interrogativi sulla gestione delle tensioni sul luogo di lavoro e sulla necessità di implementare strategie di prevenzione della violenza in ambito lavorativo, promuovendo al contempo una cultura del rispetto e della sicurezza.

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