sabato 11 Ottobre 2025
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Riforma PAC: svolta per l’agricoltura italiana e lucana

Un traguardo significativo, frutto di un’azione collettiva che ha visto coinvolti migliaia di agricoltori in tutta Italia, compresi quelli lucani, si concretizza con il voto del Parlamento Europeo sulla riforma della Politica Agricola Comune (PAC).
La Coldiretti Basilicata sottolinea l’importanza di questo risultato, che segna una svolta verso una gestione più snella e orientata alle reali esigenze del settore primario.
La riforma, attesa da tempo, mira a semplificare radicalmente le procedure burocratiche che gravano sulle aziende agricole, introducendo un quadro normativo più chiaro, flessibile e meno oneroso.

L’obiettivo primario, come evidenziato dal presidente della Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani, è quello di contrastare una burocrazia ormai soffocante, esacerbata dall’introduzione degli “ecoschemi” e successive complessificazioni.

Questa spirale normativa ha disincentivato l’ingresso di nuove generazioni nel settore agricolo e ha imposto costi insostenibili per le aziende esistenti, minacciando la loro vitalità e competitività.
La riforma PAC non si limita alla semplificazione procedurale, ma introduce misure concrete di sostegno al settore.
Un aspetto cruciale è l’ampliamento delle misure di intervento in caso di crisi, estendendo la copertura anche alle epizoozie e riducendo le soglie di perdita per accedere agli aiuti.
Questo significa un sostegno più rapido e adeguato per gli agricoltori colpiti da eventi imprevisti, come malattie del bestiame o eventi climatici estremi.
Viene inoltre incrementata la dotazione finanziaria destinata allo sviluppo imprenditoriale delle piccole aziende agricole, portando il limite massimo di finanziamento da 50.000 a 75.000 euro.

Questo impulso finanziario mira a favorire l’innovazione, l’avvio di nuove attività e la crescita delle piccole realtà agricole, spesso motore di sviluppo locale e custodi del paesaggio.

Il vicepresidente della Coldiretti lucana, Pietro Bitonti, aggiunge che la riforma prevede ulteriori misure di sostegno agro-climatico-ambientali, che potranno tradursi in pagamenti diretti legati al possesso di capi di bestiame adulto.

Questo riconoscimento del ruolo cruciale dell’allevamento per la sostenibilità ambientale e la tutela del territorio è un elemento di grande importanza.

La riforma introduce inoltre una maggiore efficienza nell’approvazione dei piani strategici e concede agli Stati membri la possibilità di promuovere l’uso di sistemi digitali, purché accessibili, supportati e con garanzie adeguate per la protezione dei dati, incentivando l’adozione di tecnologie innovative per migliorare la gestione delle aziende agricole e la tracciabilità dei prodotti.

In sintesi, la riforma rappresenta un passo avanti significativo per un settore agricolo più moderno, competitivo e sostenibile.

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