Rigenerazione Urbana in Liguria: Un Modello di Eccellenza Italiana

La Liguria si configura come un laboratorio avanzato per la rigenerazione urbana, un percorso avviato con lungimiranza già nel 2015 con l’elaborazione del Piano Casa, concretizzatosi nel 2016.
L’approccio ligure, lungi dall’essere una mera trasposizione di normative nazionali, si è evoluto in un modello regionale distintivo, ponendo al centro la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e la rimozione di interventi urbanistici obsoleti, spesso frutto di scelte progettuali non ottimali del passato.
L’iniziativa ha generato un impatto economico significativo, stimato in oltre 500 milioni di euro, attraverso la creazione di posti di lavoro e l’attivazione di nuove opportunità di sviluppo.
Tuttavia, l’impegno della Regione Liguria non si è fermato a questa prima fase.

Nel 2018, è stata introdotta la legge 23, un atto legislativo che ha riscosso apprezzamento a livello nazionale per la sua capacità di semplificare e incentivare la collaborazione tra enti locali e investitori privati nella programmazione di interventi di riqualificazione.
Dal 2021, la Regione ha intensificato il supporto finanziario a progetti di rigenerazione urbana, portando a un totale di quasi 200 iniziative in corso, distribuite su tutto il territorio regionale, con un investimento di oltre 50 milioni di euro provenienti da fondi regionali.
Questa capillare presenza, che coinvolge un’ampia fetta dei comuni liguri, soprattutto nell’entroterra, sottolinea una strategia volta a ridurre i divari territoriali e a promuovere uno sviluppo equilibrato.
Un elemento distintivo di questa politica è l’attenzione riservata all’entroterra, che assorbe più della metà dei finanziamenti disponibili.

Questa scelta strategica mira a contrastare il rischio di marginalizzazione di queste aree, restituendo vitalità e sicurezza a territori spesso penalizzati.
L’approccio ligure si distanzia nettamente dalla “cementificazione selvaggia” del passato, privilegiando un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione del costruito, piuttosto che sulla creazione di nuove costruzioni.
La rigenerazione, in questa prospettiva, significa intervenire sul tessuto urbano esistente, ottimizzando l’uso delle risorse e minimizzando l’impatto ambientale.

Si tratta di riqualificare scuole, edifici comunali, trasformare strutture obsolete in centri di aggregazione, biblioteche, o di ridare impulso a vie e piazze attraverso interventi di restyling che ne esaltino il valore storico e architettonico.

Il focus è sulla resilienza urbana, sulla creazione di spazi pubblici vivibili e accoglienti, capaci di favorire l’integrazione sociale e lo sviluppo economico locale.
In sintesi, la Liguria offre un caso studio interessante per un modello di rigenerazione urbana sostenibile, inclusivo e attento alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale.

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