Il nuovo corso dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, inaugurato dal Presidente Giovanni Gugliotti, segna un punto di svolta dopo un periodo di gestione commissariale.
La presentazione delle linee guida programmatiche, avvenuta in un contesto economico e geopolitico complesso, proietta lo scalo verso un futuro improntato a resilienza, innovazione e crescita inclusiva.
Il fulcro dell’azione amministrativa è la nomina del Comitato di Gestione per il quadriennio, un organo composto da figure di spicco: il Contrammiraglio Donato De Carolis, il Capitano di Vascello Leonardo Deri, Arnaldo Sala e Carla Mellea, quest’ultima in rappresentanza delle istituzioni locali, Regione e Comune.
La composizione riflette l’intento di una governance condivisa e partecipata, completata dall’avvio del nuovo Organismo di Partenariato della Risorsa Mare, in linea con le disposizioni legislative vigenti.
Il Presidente Gugliotti ha sottolineato con forza l’imperativo di un’accelerazione profonda nella trasformazione portuale, delineando un percorso basato su tre pilastri fondamentali: la sostenibilità ambientale, l’adozione di tecnologie innovative e la diversificazione dei flussi commerciali.
La situazione attuale, segnata da un calo generalizzato dei volumi di traffico e aggravata dalla crisi industriale in atto presso le Acciaierie d’Italia, impone un cambio di paradigma.
L’analisi strategica condotta durante la gestione commissariale ha identificato aree di criticità e colli di bottiglia, che necessitano di interventi mirati e tempestivi.
Il metodo di lavoro scelto si fonda sulla concretezza, sulla collaborazione e sulla valorizzazione del capitale umano, promuovendo la creazione di una rete di relazioni solide tra l’Autorità Portuale, le aziende, il mondo sindacale e il tessuto socio-economico locale.
Particolare attenzione è stata dedicata alla contrazione del settore container, un comparto cruciale per la competitività dello scalo, e all’impatto negativo dello stop all’attività siderurgica.
L’obiettivo primario è rilanciare l’operatività portuale, garantendo standard elevati in termini di sicurezza ed efficienza.
In questo senso, il dialogo costruttivo con le parti sociali e il supporto al ricollocamento professionale dei lavoratori della Taranto Port Workers Agency (TPWA) rappresentano priorità assolute.
Le strategie individuate per il rilancio del porto di Taranto spaziano dalla creazione di un hub per le energie rinnovabili – un settore in forte espansione a livello globale – alla realizzazione di opere infrastrutturali strategiche quali i dragaggi, la cassa di colmata, il Falanto e il Varco Est.
L’ampliamento del terminal crociere e il rafforzamento del posizionamento del porto nel contesto del Mediterraneo, crocevia di interessi economici e geopolitici, completano il quadro degli interventi previsti.
Infine, il Presidente Gugliotti ha concluso ribadendo l’importanza di monitorare costantemente i nuovi scenari geopolitici, con l’obiettivo di attrarre investimenti strategici e promuovere una crescita sostenibile e duratura per l’intera comunità territoriale.
L’orizzonte è quello di un porto resiliente, capace di interpretare le sfide del futuro e di contribuire attivamente allo sviluppo economico e sociale del Mar Ionio.








