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domenica 9 Novembre 2025

Rinnovabili in Sardegna: approvato emendamento, in attesa di Corte Costituzionale

La recente approvazione, con un margine di quattro voti (27 a favore, 23 contrari), in seno all’Aula del Consiglio Regionale, di un emendamento al testo della legge regionale n. 20 del 2024, ha riacceso il dibattito sullo sviluppo delle energie rinnovabili in Sardegna.

La normativa in oggetto, che definisce le aree territoriali idonee e non idonee all’insediamento di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, si trova ora in una fase cruciale, in attesa di una pronuncia della Corte Costituzionale, la cui pubblicazione potrebbe intervenire nell’immediato.
L’emendamento approvato, frutto di una complessa negoziazione tra le forze politiche regionali, mira a rivedere alcuni aspetti specifici della legge precedente, introducendo criteri di valutazione più stringenti per la localizzazione degli impianti.
L’obiettivo dichiarato è quello di bilanciare l’imperativo della transizione energetica con la necessità di tutelare il paesaggio, l’agricoltura di pregio, la biodiversità e il patrimonio culturale dell’isola.

La legge 20/2024, come formulata inizialmente, aveva suscitato forti contestazioni da parte di diverse categorie di stakeholders, tra cui associazioni ambientaliste, agricoltori, comitati civici e alcuni sindaci, che ne criticavano l’eccessiva liberalizzazione e il potenziale impatto negativo su territori particolarmente vulnerabili.

Le principali obiezioni riguardavano la scarsa considerazione data a vincoli paesaggistici, la possibile conflittualità con attività agricole tradizionali e la mancanza di una pianificazione strategica a lungo termine.
L’intervento correttivo approvato cerca di rispondere a queste preoccupazioni, introducendo, ad esempio, una maggiore attenzione alla valutazione degli impatti ambientali cumulativi e sinergici, rafforzando i meccanismi di partecipazione pubblica nei processi decisionali e incentivando la realizzazione di impianti integrati nel contesto territoriale, come ad esempio agrivoltaico o impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici.

Tuttavia, l’approvazione dell’emendamento non preclude la possibilità di un intervento della Corte Costituzionale, che è stata chiamata a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale di alcuni articoli della legge 20/2024.
La questione sollevata riguarda in particolare il rapporto tra la normativa regionale e i principi fondamentali di tutela del paesaggio e dell’ambiente sanciti dalla Costituzione italiana.

La decisione della Corte Costituzionale, attesa con trepidazione, potrebbe avere implicazioni significative per il futuro dello sviluppo delle energie rinnovabili in Sardegna, determinando, in ultima analisi, il quadro normativo di riferimento per gli investimenti nel settore.
L’auspicio è che la sentenza possa contribuire a definire un modello di transizione energetica sostenibile, che concilino le esigenze di decarbonizzazione con la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale dell’isola.

La complessità del tema evidenzia la necessità di un dialogo costruttivo tra tutti gli attori coinvolti, al fine di garantire uno sviluppo economico equo e rispettoso dell’ambiente.

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