“Rino Gaetano.
Sempre più blu” è un affresco cinematografico che si rivela più che un semplice documentario: è un’esplorazione intima e corale di un’anima ribelle, un viaggio nel cuore di un artista che ha segnato profondamente la musica italiana.
A cinquant’anni dalla pubblicazione di “Ma il cielo è sempre più blu”, Giorgio Verdelli firma un ritratto inedito, il primo autorizzato dalla famiglia, che spazia tra interviste, performance d’epoca e testimonianze di chi ha avuto il privilegio di conoscere e collaborare con lui.
Il film, prodotto da Sudovest Produzioni e Indigo Film in collaborazione con Rai Documentari, evita la facile trappola del biografismo, preferendo concentrarsi sull’eredità culturale e l’impatto di Gaetano sulla canzone d’autore.
Verdelli, con sensibilità e maestria, mira a svelare l’importanza spesso sottovalutata del cantautore calabrese, un personaggio capace di intercettare le inquietudini di una generazione e di farlo attraverso un linguaggio irriverente e pungente.
Il documentario non si limita a ripercorrere la carriera di Gaetano, ma si propone di decostruire l’immagine spesso stereotipata che lo circonda.
La sua ironia, la sua apparente leggerezza, spesso hanno offuscato la profondità e la complessità dei suoi testi, che affrontavano temi sociali e politici con un’acutezza disarmante.
“Rino Gaetano.
Sempre più blu” cerca di restituire la piena portata del suo messaggio, illuminando la sua capacità di essere un osservatore acuto e un interprete autentico del suo tempo.
Un elemento di grande valore aggiunto è l’inclusione di un’intervista inedita di Lucio Dalla, che narra del loro incontro casuale in un autogrill e del passaggio cruciale che ha portato Gaetano alla Rca, segnando l’inizio della sua carriera.
Le voci che animano il documentario sono un caleidoscopio di figure rilevanti: la sorella Anna Gaetano, il nipote Alessandro, Danilo Rea, Shel Shapiro, Edoardo De Angelis, Ernesto Bassignano, Tommaso Labate, Peppe Lanzetta, Claudio Santamaria, Paolo Jannacci e Valeria Solarino, ognuno dei quali offre una prospettiva unica e preziosa sulla personalità e l’opera del cantautore.
Il film, arricchito da un estratto di una traccia inedita, “Un Film a Colori – Jet set”, si configura come un omaggio sentito e una chiave di lettura per comprendere appieno l’unicità di Rino Gaetano, un artista che continua a ispirare e a risuonare nel cuore di un pubblico sempre più vasto, capace di riconoscere in lui l’espressione di una libertà creativa e intellettuale rara e autentica.
Verdelli, guidato dalla sua stessa passione, ci offre un ritratto di un uomo umile, autoironico e profondamente umano, un artista che ha saputo costruire un ponte tra il divertimento e la riflessione, lasciando un’impronta indelebile nella storia della musica italiana.








