Sace investe 3 miliardi per l’export toscano: un piano strategico

Un solido pilastro di risorse per l’export e gli investimenti toscani: Sace stanzia 3 miliardi di euro tra il 2024 e i primi mesi del 2025, un impegno strategico per la regione che si conferma quarta potenza esportatrice italiana.

Il roadshow “Energie per il futuro dell’export”, giunto alla settima tappa fiorentina, testimonia la volontà di un dialogo diretto e proattivo con il tessuto imprenditoriale locale, un ascolto attivo volto a comprendere le sfide e le aspirazioni delle imprese.

“Sace è presente, il governo è presente e convinto che l’export rappresenti il motore primario di una crescita sostenibile e inclusiva,” ha sottolineato il Presidente Guglielmo Picchi, inaugurando l’evento.

Più che una semplice espansione quantitativa, si tratta di una crescita strategica, un percorso di rafforzamento delle competenze, di sviluppo di nuove competenze e di penetrazione di mercati mirati.

La chiave, come evidenziato dal Presidente, risiede nella comprensione profonda delle dinamiche globali, nell’identificazione delle opportunità emergenti e nella capacità di veicolare le eccellenze toscane in modo efficace e tempestivo.

Questo approccio non si limita alla crescita del Prodotto Interno Lordo nazionale, ma si traduce concretamente nella creazione di posti di lavoro stabili e di opportunità di sviluppo per le comunità locali.
La presenza capillare di Sace sul territorio toscano, con sedi operative a Firenze e Lucca, si traduce in un supporto concreto per oltre 1.600 imprese.

L’offerta di servizi si articola attorno a un ecosistema di soluzioni finanziarie, che spaziano dalle garanzie creditizie alla protezione del rischio commerciale, dalle coperture assicurative per gli investimenti diretti esteri (IDE) a programmi di formazione specializzata e iniziative di *business matching* mirate.

L’amministratore delegato, Michele Pignotti, ha rimarcato l’obiettivo di Sace: liberare il potenziale inespresso delle imprese, incentivando l’innovazione, l’adozione di tecnologie all’avanguardia e l’apertura a nuovi orizzonti commerciali.
I dati relativi ai primi nove mesi del 2025 rivelano una performance incoraggiante: un incremento dell’export toscano pari al 20,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tale crescita non è distribuita uniformemente, ma si concentra su aree geografiche specifiche, evidenziando opportunità di sviluppo ancora inesplorate.
Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Marocco, Brasile e Repubblica Ceca si confermano mercati in forte espansione, mentre per l’anno in corso emergono dinamiche positive anche in Corea del Sud, Singapore e India.
Questi risultati sottolineano l’importanza di una strategia di internazionalizzazione mirata, che tenga conto delle peculiarità di ogni area geografica e che valorizzi le specificità del *Made in Tuscany*.

L’analisi di questi dati, abbinata a un approfondimento delle barriere non tariffarie e dei fattori culturali, si configura come uno strumento cruciale per ottimizzare le performance future e per consolidare la posizione della Toscana nel panorama economico globale.

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