domenica 21 Settembre 2025
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Sardegna, ambizioso rilancio del settore nautico a Genova

La partecipazione della Sardegna al 65° Salone Nautico di Genova ha rappresentato un’occasione strategica per articolare una visione ambiziosa: trasformare il settore nautico dell’Isola da un’attività stagionale a un vero e proprio polo industriale avanzato, profondamente integrato con le dinamiche turistiche e valorizzante le eccellenze artigianali e produttive del territorio.

L’obiettivo è proiettare l’economia sarda verso nuovi orizzonti, consolidando la sua presenza sui mercati internazionali.
Lo stand regionale, gestito in collaborazione con il Consorzio Industriale Provinciale Nord-Est Sardegna-Gallura (Cipnes), ha visto la partecipazione di figure chiave come Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, Francesco Mola, rettore dell’Università di Cagliari, ed Emanuele Cani, assessore regionale all’Industria, che hanno contribuito a delineare un quadro programmatico.

L’azione del Cipnes, impegnato a promuovere le imprese sarde sui principali saloni internazionali, si inserisce in un programma di internazionalizzazione più ampio, sostenuto dall’assessorato alla Programmazione e dall’assessorato all’Industria.
Questo impegno finanziario testimonia la volontà politica di rafforzare la competitività delle aziende sarde, superando le tradizionali limitazioni geografiche e strutturali.
Dai dibattiti è emersa una convergenza di intenti: stimolare la crescita esponenziale della filiera nautica a livello globale, investendo massicciamente nella formazione di figure professionali altamente specializzate e favorendo una sinergia virtuosa tra gli enti locali, la Regione, il mondo accademico e le imprese.

La recente istituzione del corso di laurea in Ingegneria Navale a Olbia si configura come un elemento cardine di questa strategia, sancendo un’unione inedita tra ricerca e produzione, in grado di rispondere alle esigenze specifiche del settore.

La Regione ha ribadito il proprio impegno a sostenere lo sviluppo industriale del comparto, consapevole del suo potenziale di traino per l’intera economia sarda, non solo in termini di crescita economica, ma anche di promozione della cultura e dell’identità isolana.
L’industria, troppo spesso percepita come fonte di impatto ambientale e sociale negativo, viene qui ridefinita.

L’assessore Cani ha espresso il desiderio di rovesciare questo stereotipo, dimostrando come, in Sardegna, sia possibile coniugare l’eccellenza industriale con la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale, un modello esportabile a livello internazionale.
Il sindaco Nizzi ha sottolineato l’importanza cruciale della collaborazione e della condivisione di obiettivi, auspicando un approccio sinergico che coinvolga tutti gli attori del territorio.
Un modello di sviluppo sostenibile non può basarsi unicamente sul turismo, ma necessita di una solida base industriale e culturale per realizzare pienamente il sogno di un’economia nautica sarda autonoma e competitiva.
La formazione professionale rappresenta un pilastro fondamentale.
Il rettore Mola ha ricordato l’istituzione del corso di laurea in Ingegneria Navale a Olbia, un risultato concreto frutto di una collaborazione intensa tra università e imprese.

La creazione di questo corso, un’anomalia in una regione circondata dal mare, è stata preceduta da un processo di progettazione partecipativa, che ha visto il coinvolgimento diretto degli imprenditori per garantire la pertinenza e l’utilità del percorso formativo, orientandolo alle reali esigenze del mercato del lavoro.
Questo approccio mirato a evitare sprechi di risorse e a creare un capitale umano qualificato, pronto a rispondere alle sfide del futuro.

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