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mercoledì 29 Ottobre 2025

Sardegna, motore di crescita: +3,74% e resilienza economica.

La Sardegna si distingue nel panorama economico nazionale del 2024, registrando una dinamica di crescita significativamente superiore rispetto alla media italiana.

L’analisi congiunta del Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere quantifica questo incremento in +3,74%, un dato che contrasta con il +2,14% nazionale e suggerisce una resilienza e un potenziale di sviluppo peculiari.

Il valore aggiunto, parametro cardine per misurare la vitalità di un sistema economico, incarna la capacità di generare ricchezza attraverso la creazione di beni e servizi destinati all’utilizzo finale.
In questo contesto, la performance sarda non si limita a un mero aumento numerico, ma riflette una profonda trasformazione e una valorizzazione delle risorse territoriali.
La crescita osservata non è un fenomeno omogeneo, ma si manifesta con particolare vigore in aree specifiche.
Le province di Oristano, Nuoro e il Sud Sardegna emergono come motori trainanti, con tassi di crescita superiori alla media regionale, evidenziando una distribuzione più ampia e inclusiva del benessere economico.
Questo dato è particolarmente significativo perché contrasta con le tendenze che spesso concentrano la crescita nei grandi centri urbani, suggerendo un potenziale di sviluppo diffuso e capillare.
Dietro questo risultato positivo si celano fattori complessi e interconnessi.
L’agricoltura, con le sue tradizioni secolari e il suo legame con il territorio, si conferma un settore strategico, capace di innovare e di rispondere alle nuove esigenze del mercato.
Il turismo, pilastro fondamentale dell’economia sarda, contribuisce in modo determinante, non solo attraverso i flussi di visitatori, ma anche attraverso lo sviluppo di servizi innovativi e di un’offerta turistica diversificata, in grado di attrarre un pubblico sempre più esigente.

La Presidente della Regione, Alessandra Todde, sottolinea l’importanza di questo risultato come testimonianza della capacità sarda di valorizzare il proprio patrimonio, intellettuale, paesaggistico e culturale.

La crescita, tuttavia, non è un traguardo raggiunto, ma un punto di partenza.

È fondamentale consolidare questi progressi attraverso politiche mirate, che promuovano l’occupazione, l’istruzione, la ricerca e lo sviluppo di nuove imprese, con particolare attenzione ai territori marginali e alle fasce di popolazione più vulnerabili.

La sfida è quella di trasformare la crescita economica in progresso sociale, garantendo pari opportunità per tutti e riducendo le disuguaglianze.
La creazione di un ecosistema favorevole all’innovazione, alla collaborazione e alla sostenibilità rappresenta il presupposto imprescindibile per un futuro prospero e inclusivo per la Sardegna.

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