giovedì 2 Ottobre 2025
14.1 C
Napoli

Sarno: Procura in Azione, Indagine Sinergica per la Riqualificazione

La drammatica situazione del Fiume Sarno, un corso d’acqua soffocato da decenni di incuria e attività illegali, ha catalizzato un’azione sinergica senza precedenti tra le procure di Napoli e Salerno.
L’incontro interdistrettuale, convocato dai Procuratori Generali Aldo Policastro e Rosa Volpe, non si configura come una semplice riunione operativa, ma come un atto simbolico e strategico volto a riqualificare l’approccio alle indagini su un crimine ambientale di proporzioni allarmanti.

L’obiettivo primario non è limitarsi alla mera constatazione dello stato di inquinamento, già ampiamente documentato, ma procedere a una ricostruzione accurata delle dinamiche responsabili, individuando le fonti di contaminazione e, crucialmente, i soggetti direttamente e indirettamente coinvolti.

Questo implica un’analisi trasversale che abbraccia settori economici diversi, dall’industria all’agricoltura, passando per gli scarichi fognari abusivi e la gestione inadeguata dei rifiuti.

La partecipazione dei Procuratori di Avellino, Nocera Inferiore e Torre Annunziata, unitamente alle rappresentanze delle forze dell’ordine – Carabinieri del NOE, Carabinieri Forestali, Reparto Operativo dei Carabinieri di Napoli e Polizia Metropolitana – sottolinea la natura complessa e transregionale del fenomeno.

La collaborazione con l’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), con il suo contributo tecnico-scientifico, è considerata imprescindibile per una valutazione oggettiva e basata su dati certi.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio, quello della Rete delle Procure Generali nella materia ambientale, istituita presso la Procura Generale della Corte di Cassazione.
Questo organismo, nato per favorire la condivisione di esperienze e metodologie investigative, rappresenta uno strumento cruciale per affrontare crimini ambientali complessi e transnazionali, come quello che affligge il Fiume Sarno.
Il cronoprogramma di indagini che si andrà a definire prevede un approccio multidisciplinare, che coinvolgerà esperti di chimica, idrologia, geologia e diritto penale.

Si intende, inoltre, estendere la collaborazione ad ulteriori enti, come la Guardia di Finanza e la Capitaneria di Porto, ampliando così lo spettro delle competenze coinvolte.

L’auspicio che anima tutti i presenti non è solo quello di far luce sui reati commessi e di punire i responsabili, ma anche di generare un effetto deterrente, capace di dissuadere da future condotte illegali.
La tutela del Fiume Sarno non è soltanto una questione ambientale, ma un imperativo di salute pubblica e un investimento nel futuro del territorio, un territorio che merita di riscoprire la bellezza e la vitalità di un fiume finalmente libero dalla morsa dell’inquinamento.
L’azione intrapresa rappresenta un passo avanti verso la riconquista di un diritto: quello di vivere in un ambiente sano e sicuro.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -