Un’indagine complessa, scaturita da crescenti sospetti relativi a pratiche ambientali irregolari, ha visto la Procura della Repubblica di Aosta affidare all’ingegnere Claudio Mattalia un incarico cruciale e altamente specialistico.
La sua missione: condurre una serie di analisi tecniche di natura “non ripetibile”, ovvero non suscettibili di replicazione in modo standardizzato, sui materiali di scarto rinvenuti nel terreno di Sarre, località La Grenade.
L’area, oggetto di un recente provvedimento di sequestro, solleva interrogativi profondi sulla corretta gestione di rifiuti potenzialmente dannosi per l’ambiente e la salute pubblica.
L’indagine, che si configura come un’analisi retrospettiva di attività svolte in precedenza, coinvolge direttamente il sig.
Diego Empereur, precedentemente sindaco di Sarre, e la società Rondoletto srl, con sede a Cigliano (Vercelli), rappresentata dai sigg.
Paolo e Francesco Rondoletto.
Le accuse pendenti, che includono la gestione abusiva di rifiuti e il traffico illecito di sostanze pericolose, riflettono la gravità delle presunte irregolarità.
L’area sequestrata era stata oggetto di interventi di bonifica, attività che ora vengono scrupolosamente esaminate per verificarne l’efficacia e la conformità alle normative vigenti.
L’obiettivo primario dell’indagine è l’identificazione precisa della tipologia di rifiuti interrati, una determinazione essenziale per valutare il livello di rischio ambientale e la necessità di ulteriori misure correttive.
La complessità dell’indagine risiede nella necessità di ricostruire la filiera dei rifiuti, tracciando il loro percorso dalla produzione allo smaltimento.
L’ingegnere Mattalia, in qualità di consulente tecnico nominato dalla Procura, dovrà estendere le sue analisi non solo al sito di Sarre, ma anche al luogo di destinazione dei materiali rimossi.
Questo secondo sito, situato nella provincia di Vercelli, rappresenta un tassello fondamentale nella ricostruzione della vicenda e nella verifica della corretta gestione dei rifiuti, presumibilmente destinati a un trattamento autorizzato.
L’analisi approfondita di questo secondo sito è cruciale per accertare se i rifiuti siano stati effettivamente smaltiti in maniera conforme alle leggi e se siano state rispettate le procedure di sicurezza e tracciabilità.
L’intero processo investigativo mira a garantire la tutela del territorio e a perseguire eventuali responsabilità penali derivanti da comportamenti illeciti nell’ambito della gestione dei rifiuti.








