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venerdì 21 Novembre 2025

Scalvini out: l’Atalanta in difficoltà all’ombra del Vesuvio

L’imminente sfida tra Napoli e Atalanta, in programma nel tardo pomeriggio, si presenta all’ombra del Vesuvio con un’assenza significativa per la formazione nerazzurra: Giorgio Scalvini, pilastro difensivo e simbolo di un progetto giovanile ambizioso, è stato escluso dalla lista dei convocati.

Il risentimento muscolare all’adduttore destro, che affligge il difensore classe 2003, solleva interrogativi sulla sua condizione fisica e sulla pianificazione atletica a lungo termine.
La sua indisponibilità non è un evento isolato, ma il tassello più recente di una stagione segnata da un susseguirsi di acciacchi che ne hanno compromesso la continuità.

Il percorso di Scalvini è stato infatti interrotto bruscamente nel match contro il Paris Saint-Germain il 17 settembre, quando un infortunio all’adduttore lungo destro lo costrinse a fermarsi.
La ripresa, apparentemente incoraggiante, fu poi frustrata dal successivo problema al bicipite femorale sinistro, occorso durante la partita con la Lazio il 19 ottobre.

Questo quadro clinico, che vede il giovane difensore aver disputato solamente cinque incontri in questa stagione, evidenzia la fragilità muscolare e le possibili carenze nel protocollo di prevenzione degli infortuni, un tema cruciale nella moderna gestione delle squadre di calcio professionistiche.
La rapidità con cui il talento emergente si è trovato ad affrontare queste difficoltà solleva domande sulla sua preparazione, sull’intensità degli allenamenti e sulla gestione del carico di lavoro, fattori che influenzano in maniera determinante la performance e la longevità di un atleta.
La sua assenza non solo depaupera la rosa a disposizione di mister Gasperini, ma impone alla squadra un aggiustamento tattico e strategico, richiedendo ai difensori alternativi di erigere un muro solido contro l’attacco napoletano.

L’infortunio di Scalvini, al di là della sua immediatezza, rappresenta una sfida più ampia per l’Atalanta: una riflessione necessaria sulla gestione dei talenti, sulla prevenzione degli infortuni e sulla necessità di un approccio più olistico alla cura dell’atleta, che tenga conto non solo delle sue capacità fisiche, ma anche del suo benessere psicologico e della sua resilienza.
Il suo ritorno in campo, e la sua piena integrazione, rappresenterà un traguardo importante per il giovane difensore e per l’intera squadra.

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