Un drammatico scontro frontale ha scosso il paesaggio alpino questo pomeriggio sulla strada provinciale che conduce ad Avelengo, interrompendo il flusso del traffico e suscitando una corsa contro il tempo per i soccorritori.
L’incidente, verificatosi in prossimità della stazione di valle della funivia Merano 2000, intorno alle 16:00, ha visto coinvolti un’auto sportiva di elevate prestazioni e un’autovettura di dimensioni più contenute, le cui carrozzerie hanno subito deformazioni significative a testimonianza della violenza dell’impatto.
La dinamica precisa dell’incidente è ancora oggetto di accertamento da parte delle forze dell’ordine, ma si presume che una combinazione di fattori, tra cui una possibile perdita di controllo, condizioni stradali complesse o un errore di valutazione, abbia contribuito alla tragica collisione.
L’area, caratterizzata da curve strette e pendenze accentuate, richiede particolare prudenza nella guida, soprattutto in condizioni di traffico intenso o di scarsa visibilità.
Immediatamente dopo la chiamata di soccorso, una squadra dei Vigili del fuoco di Labers, con mezzi specializzati per l’estrazione dei feriti da abitacoli danneggiati, si è prontamente attivata, affiancata dal personale sanitario del servizio di soccorso alpino, da un medico d’urgenza con competenze specifiche in traumi e dai Carabinieri, responsabili della gestione della viabilità e degli accertamenti sulla scena.
La gravità delle ferite riportate da uno dei conducenti ha reso necessario l’intervento di un elicottero di soccorso, che ha trasportato il ferito in ospedale in condizioni critiche.
Le sue condizioni sono considerate serie e richiedono cure intensive.
L’altro conducente è stato stabilizzato sul posto e successivamente trasportato in ambulanza in un ospedale limitrofo per ulteriori accertamenti.
La strada è stata temporaneamente interrotta al transito dei veicoli per consentire le operazioni di soccorso, la rimozione dei rottami e la ricostruzione della viabilità.
Gli investigatori stanno analizzando i dati del tachimetro, i sistemi di sicurezza dei veicoli e le testimonianze dei presenti per ricostruire con precisione l’accaduto e accertare eventuali responsabilità.
L’evento, oltre al dolore e alle preoccupazioni per la salute dei feriti, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale in alta quota e sulla necessità di migliorare la manutenzione delle infrastrutture e di promuovere una maggiore consapevolezza tra gli automobilisti.