Un intervento mirato del Corpo Forestale dello Stato, sezione di Luogosanto, ha portato al sequestro preventivo di un’area in costruzione a Portobello, in Gallura, ad Aglientu.
L’azione, disposta dal procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, si inserisce in un’ampia strategia di controllo del territorio volta a salvaguardare il patrimonio ambientale e a reprimere il fenomeno delle costruzioni abusive, un’emergenza che affligge costantemente le aree costiere sarde.
L’intervento non si è limitato a un mero accertamento di irregolarità, ma ha rivelato una violazione di proporzioni significative.
L’immobile oggetto del sequestro, una villa con piscina in fase avanzata di ricostruzione, si ergeva in una posizione particolarmente delicata, incuneata in un paesaggio di pregio inestimabile.
La sua ubicazione, a brevissima distanza dalla battigia marina e all’interno di un’area sottoposta a molteplici vincoli, ne rende l’abusività ancor più grave.
Si tratta, infatti, di un territorio gravato da una complessa stratificazione di protezioni.
Oltre al vincolo paesaggistico, che mira a preservare l’integrità del contesto naturale e la sua bellezza, l’area è sottoposta a un rigido vincolo idrogeologico, essenziale per la prevenzione del rischio idraulico e del dissesto del suolo.
La presenza contemporanea di questi vincoli sottolinea la sensibilità ecologica e la fragilità del sito, rendendo le opere edilizie abusive un potenziale fattore di degrado e di pericolo.
L’assenza di qualsiasi titolo abilitativo, documento ufficiale che autorizza l’esecuzione di lavori di costruzione, costituisce l’elemento centrale dell’illecito.
Questa omissione, oltre a violare la normativa urbanistica vigente, testimonia una deliberata elusione dei controlli e una totale mancanza di rispetto per le procedure legali.
Il sequestro preventivo, misura cautelare volta a impedire ulteriori danni e a preservare le prove, rappresenta un segnale forte contro la cementificazione selvaggia e la speculazione edilizia.
L’azione del Corpo Forestale, in sinergia con la Procura della Repubblica, mira a tutelare la legalità, a proteggere l’ambiente e a garantire la salvaguardia del paesaggio sardo, patrimonio culturale e naturale di inestimabile valore.
Si tratta di un impegno costante per contrastare un fenomeno che mina la sostenibilità del territorio e compromette il futuro delle comunità locali.
L’indagine, ora, proseguirà per accertare le responsabilità e quantificare l’entità dei danni ambientali causati.








