L’inattesa battuta subita a Stettino, con il risultato di 2-1 contro la Polonia, ha segnato una brusca frenata all’entusiasmo che permeava la nazionale Under 21 italiana, guidata da mister Baldini.
La serie di quattro vittorie consecutive, pilastro di un percorso che prometteva l’agguerrita qualificazione all’Europeo, si è così interrotta, lasciando spazio a una riflessione tattica e psicologica.
Il cammino verso l’obiettivo continentale, tuttavia, non si arresta.
Il girone di ritorno si apre con una sfida cruciale martedì prossimo, al “City Stadium” di Nikšić, in Montenegro (diretta su Rai 2 alle ore 18.15).
L’avversario, ricordiamo, è lo stesso Montenegro sconfitto all’andata, a La Spezia, con un netto 2-1.
Questa partita, dunque, si configura come un’immediata opportunità di riscatto, un banco di prova per misurare la resilienza del gruppo e recuperare terreno nella corsa all’Europeo.
La preparazione alla sfida montenegrina si concentrerà nel Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia, un ambiente ideale per un’analisi approfondita delle dinamiche di gioco e per affinare la strategia.
L’attenzione si rivolgerà non solo all’aspetto tecnico-tattico, ma anche alla gestione delle emozioni e al rafforzamento della coesione del team.
La trasferta in Montenegro, in programma lunedì, sarà un’occasione per immergersi nell’atmosfera avversaria e per prepararsi mentalmente alla pressione del pubblico locale.
Oltre alla necessità di una vittoria immediata, la partita contro il Montenegro rappresenta un’opportunità per l’intero gruppo di giocatori di dimostrare la propria crescita e il proprio potenziale.
L’Under 21 italiana, infatti, non è solo una squadra di giovani talenti, ma un laboratorio di sviluppo per futuri protagonisti del calcio nazionale.
La capacità di superare una battuta d’arresto, di reagire con determinazione e di interpretare al meglio le sfide che si presentano sarà un fattore determinante per il percorso verso l’Europeo e, soprattutto, per la formazione di questi giovani calciatori come uomini e professionisti.
La partita a Nikšić non è solo un impegno sportivo, ma un’occasione per costruire un futuro di successi.







