Rinnovare il patrimonio culturale siciliano: un percorso di accessibilità e inclusione musealeUn’iniziativa ambiziosa e innovativa prende forma in Sicilia, con l’obiettivo di trasformare il tessuto museale comunale in un sistema di spazi culturali pienamente inclusivi e accessibili a tutti.
Il protocollo d’intesa stipulato tra il Comitato regionale della Sicilia per le sezioni Aias (Coresi Aias – ETS) e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani Sicilia (ANCI Sicilia) rappresenta un punto di svolta nella politica culturale regionale, con implicazioni profonde per la fruizione del patrimonio storico-artistico e per la promozione di una società più equa e partecipativa.
Lungi dall’essere un semplice adeguamento a normative esistenti, questa collaborazione mira a costruire un vero e proprio ecosistema culturale, estendendosi a una rete di circa 200 musei comunali e coinvolgendo attivamente oltre 100 amministrazioni locali.
L’iniziativa non si limita all’eliminazione di barriere architettoniche, ma si propone di ripensare radicalmente il concetto di accessibilità, abbracciando una visione più ampia che include l’abbattimento di barriere sensoriali, cognitive e comunicative.
Il progetto si articola in diverse azioni strategiche.
Innanzitutto, si prevede un intervento strutturale sulla segnaletica e sull’orientamento all’interno dei musei, con l’implementazione di sistemi di guida inclusivi che facilitino la fruizione degli spazi anche per persone con disabilità visive o cognitive.
Parallelamente, si svilupperà un programma di visite guidate inclusive, progettate per rispondere alle esigenze specifiche di diversi gruppi di persone, compresi individui con disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettive o difficoltà di apprendimento.
Un elemento cruciale del protocollo è la formazione del personale museale.
Non si tratta solo di impartire nozioni di base sull’accoglienza delle persone con disabilità, ma di promuovere una profonda trasformazione culturale, incoraggiando l’empatia, l’ascolto attivo e la capacità di adattare l’offerta museale alle diverse esigenze.
I corsi di formazione saranno progettati per sensibilizzare il personale sull’importanza di un linguaggio inclusivo, sull’utilizzo di strumenti di comunicazione alternativa e aumentativa, e sulla gestione di situazioni di emergenza che coinvolgono persone con disabilità.
Coresi Aias, con la sua consolidata esperienza nel campo dell’inclusione sociale, si fa carico della progettazione e della realizzazione delle visite guidate inclusive, garantendo la presenza di operatori qualificati e specializzati.
ANCI Sicilia, a sua volta, si impegna a supportare le amministrazioni comunali nell’implementazione delle azioni previste dal protocollo, fornendo assistenza tecnica e finanziaria.
Il protocollo d’intesa non si limita a beneficiare le persone assistite dai centri Aias, dai consorzi e dalle fondazioni collegate, ma si estende a tutti coloro che desiderano accedere al patrimonio culturale siciliano, promuovendo un ambiente culturale più equo, rispettoso e accessibile a tutti i cittadini.
Rappresenta un investimento nel futuro della Sicilia, un impegno concreto per costruire una società più inclusiva e consapevole del valore intrinseco di ogni persona.
L’iniziativa si configura come un modello di buona pratica, che potrebbe essere replicato in altre regioni d’Italia, contribuendo a diffondere una cultura dell’accessibilità e dell’inclusione nel campo del patrimonio culturale.








