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lunedì 20 Ottobre 2025

Sotto lo stesso cielo: musica e inclusione nelle periferie milanesi

Sotto lo stesso cielo: un festival che risuona tra le periferie e le fragilitàDal 24 al 26 ottobre, Milano si apre a “Sotto lo stesso cielo”, un festival musicale di rara intensità, frutto dell’iniziativa Lingotto Musica in collaborazione con la Fondazione Sermig – Arsenale della Pace.
Questo progetto triennale, sostenuto dall’Avviso pubblico “Torino, che cultura”, si configura come un’audace operazione culturale, mirata a decostruire le barriere che tradizionalmente isolano la musica dal tessuto urbano più marginale.
Lungi dall’essere una semplice rassegna concertistica, “Sotto lo stesso cielo” si propone come un vero e proprio laboratorio di inclusione sociale, un percorso sonoro che si snoda tra gli spazi simbolici della periferia milanese: luoghi di cura, chiese, mercati e gli stessi quartieri Aurora e Barriera.
La scelta di questi contesti non è casuale, ma riflette una volontà precisa di portare la musica dove, storicamente, l’accesso alla cultura è stato limitato.
Il fulcro del festival risiede nella profonda riflessione sul potere trasformativo della musica, intesa non solo come intrattenimento, ma come strumento capace di lenire, ispirare e costruire ponti tra individui e comunità.

L’accento è posto sulla capacità della musica di affrontare temi universali come la malattia, la sofferenza e la disabilità, declinandoli attraverso molteplici prospettive.

Si esplora l’esperienza del compositore, come nel caso illuminante di Beethoven, colto nelle sue opere in cui la lotta contro la sordità si traduce in una straordinaria espressione artistica.
Si valorizza l’impegno dell’esecutore, che si confronta con i propri limiti fisici, trasformando la sfida personale in un atto di coraggio e resilienza.
Si invita lo spettatore a riconoscersi in queste narrazioni, a trovare conforto e ispirazione nella condivisione di esperienze umane complesse.

La visione del direttore di Lingotto Musica, Luca Mortarotti, pone l’attenzione su come la nostra reazione agli eventi che ci capitano (il cosiddetto “5% della nostra vita”) sia molto più significativa di essi stessi.
Il direttore del Laboratorio del Suono – Sermig, Mauro Tabasso, aggiunge che il festival vuole celebrare coloro che, di fronte alle avversità, hanno saputo trasformare il proprio “5%” in un motore per raggiungere obiettivi in precedenza considerati inaccessibili.

L’itinerario musicale si apre il venerdì 24 ottobre, in un contesto particolarmente significativo: la sala d’attesa del reparto oncologico dell’Ospedale Cottolengo.

Qui, alcuni ensemble del Laboratorio del Suono – Sermig offriranno un concerto dedicato a pazienti, familiari e personale sanitario, un gesto di conforto e speranza che sottolinea il ruolo della musica come cura dell’anima.
Tra i protagonisti annunciati, spiccano la pianista Martina Consonni, il mezzosoprano Laura Capretti accompagnata al pianoforte da Sandro Zanchi, e il trombettista Vincenzo Deluci, affiancato dall’Orchestra Giovanile dell’Arsenale della Pace diretta da Mauro Tabasso, promettendo un programma variegato che spazierà attraverso generi e stili, sempre al servizio di un messaggio di speranza e inclusione.

“Sotto lo stesso cielo” si preannuncia, dunque, non solo un evento culturale, ma un vero e proprio atto di umanità.

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