Spezia-Samp: Derby al cardiopiaco, Mascardi eroe ai rigori!

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Un palpitante scontro al cardiopiaco, infiammato dalla tensione dei rigori, ha visto lo Spezia trionfare nel derby ligure contro la Sampdoria, aprendo così le porte ai sedicesimi di finale di Coppa Italia.

La partita, un banco di prova cruciale in questo avvio di stagione, ha evidenziato le fisiologiche incertezze e i ritmi cauti tipici di un periodo di rodaggio, ma si è accesa di intensità e polemiche negli istanti finali.
Il primo tempo, caratterizzato da un caldo soffocante, ha visto le due contendenti sfidarsi con un’apparente parità di forze.

L’Spezia ha trovato il vantaggio grazie a Henderson, abile a capitalizzare una ripartenza fulminea orchestrata da Coda, mentre la Sampdoria ha pareggiato immediatamente con Artistico, che con un’incornata precisa su cross di Candela ha dimostrato la sua capacità di interpretare al meglio le occasioni che si presentano.
La ripresa ha visto un’atmosfera più fresca, che ha contribuito a intensificare il gioco, con opportunità da parte di entrambe le squadre.

Aurelio e Depaoli hanno sfiorato il gol con conclusioni potenzialmente decisive, ma la loro mira è stata deviata da una combinazione di abilità difensive e sfortuna.
L’attesa del pubblico si è fatta palpabile, concentrata in un finale al limite del sublime e del drammatico.
Al novantiquattro, il cuore dei tifosi blucerchiati ha esultato quando Depaoli, sfruttando una sponda di Ferrari, ha scosso la rete.
Tuttavia, l’illusione è durata poco: l’arbitro Zufferli, dopo un consulto con la VAR, ha invalidato il gol per un fuorigioco millimetrico, una decisione controversa che ha riacceso le speranze spezzine.
Il destino del derby si è giocato poi dalla battente di rigore.
Inaspettatamente, è stato Diego Mascardi, diciottenne portiere aquilotto, a ergersi a eroe della serata.

Con interventi prodigiosi, ha neutralizzato i rigori di Henderson e Pedrola, regalando alla sua squadra la possibilità di accedere alla fase successiva.
Il gol decisivo è stato realizzato da Salvatore Esposito, che ha trasformato la pressione in esultanza.

Una parabola calcistica che sottolinea come la giovane promessa, estrapolata dal vivaio, possa diventare inaspettatamente l’artefice di un trionfo.
L’episodio dimostra anche come la tecnologia VAR, pur controversa, possa alterare il corso di una partita, accentuando la tensione e le emozioni.

Lo Spezia, consapevole della propria crescita e resilienza, guarda ora avanti, con l’appuntamento di novembre che vedrà una sfida impegnativa contro il Parma.

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