Storia del Mezzogiorno: un’analisi plurisciplinare a Napoli

Un’analisi plurisciplinare della storia del Mezzogiorno: tra eredità istituzionali, pensiero politico ed evoluzione socio-economicaUna due giorni di approfondimento storico, dedicata a sviscerare la complessità dell’esperienza politica e istituzionale del Mezzogiorno, si terrà il 4 e 5 dicembre a Napoli, presso la Fondazione Banco di Napoli e l’Università degli Studi Parthenope (Villa Doria D’Angri).
L’iniziativa, promossa dalla vicepresidente della Fondazione Banco di Napoli, Rosaria Giampetraglia, e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Parthenope, nasce da un’idea dei curatori Dario Luongo e Saverio Di Franco, con l’obiettivo di favorire un dialogo interdisciplinare tra studiosi provenienti da diversi campi del sapere.

L’analisi storica del Mezzogiorno, secondo i curatori Luongo e Di Franco, si rivela particolarmente feconda quando interrogata attraverso le lenti delle istituzioni, del diritto, del pensiero politico, del sistema fiscale e delle dinamiche economiche.

Questi elementi, infatti, offrono prospettive privilegiate per comprendere le peculiarità e le traiettorie evolutive che hanno contraddistinto il Sud Italia nel corso dei secoli.

Il programma delle due giornate è strutturato in cinque sessioni tematiche, ciascuna dedicata a un aspetto specifico della storia meridionale.
La prima sessione, “La modernità tra eredità medievali e nuove articolazioni del potere,” si concentrerà sulle trasformazioni che hanno segnato il passaggio dal Medioevo all’età moderna, con particolare attenzione al ruolo del fisco aragonese e delle regie udienze.

Un’analisi comparativa del rapporto tra Stato moderno e penisola italiana aprirà il dibattito, mentre uno sguardo attento al pensiero politico dell’epoca offrirà spunti di riflessione sull’uso della storia e sulle complesse relazioni tra autori napoletani e il pensiero machiavelliano.
La seconda sessione, intitolata “Usi della tradizione e nuove prassi giuspolitiche,” esplorerà le tensioni tra continuità e cambiamento nel diritto e nelle istituzioni, con un focus sul concetto di *dominium* nel pensiero dei giuristi del Cinquecento e sulla letteratura giurisprudenziale dei Grandi Tribunali del Regno.
La terza sessione, “Strutture amministrative, sicurezza e controllo del territorio”, si concentrerà sull’evoluzione dell’amministrazione pubblica meridionale, dalla continuità medievale all’età moderna, analizzando l’organizzazione e il funzionamento delle magistrature e le dinamiche di sicurezza e controllo del territorio, con particolare riferimento alla presenza ottomano-barbaresca nel Mediterraneo.
La quarta sessione, dedicata all’Illuminismo, “Uguaglianza, proprietà e costituzione nel pensiero riformatore meridionale”, si focalizzerà sull’opera di figure chiave del pensiero illuminista napoletano, come Giacinto Dragonetti e Francescoantonio Grimaldi, e sulle loro riflessioni in merito a temi cruciali come l’uguaglianza, la proprietà e la costituzione.

L’analisi culminerà con un esame del contesto politico e intellettuale dell’Illuminismo napoletano, tra la “repubblica dei togati” e le prime riflessioni sull’ideazione costituzionale.

Infine, la quinta sessione, “Mezzogiorno e unificazione nazionale”, si concentrerà sul ruolo del Mezzogiorno nel processo di unificazione italiana, analizzando la Repubblica napoletana del 1799 e le sue implicazioni per il Risorgimento, il contesto storico-politico del Regno delle Due Sicilie e il rapporto tra il Mezzogiorno continentale e insulare durante la formazione politica di Francesco Crispi.

Un’attenzione particolare sarà dedicata alle forme di società civile e al loro rapporto con il potere politico nel Mezzogiorno preunitario, fornendo una panoramica complessa e articolata che invita a una riflessione critica sulle radici storiche delle dinamiche socio-economiche che ancora oggi caratterizzano il Sud Italia.
L’evento si prefigge di essere un momento di approfondimento e di stimolo per la ricerca storica e per una comprensione più profonda del ruolo del Mezzogiorno nel contesto italiano ed europeo.

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