La recente escalation delle incertezze che gravavano sul futuro dell’acciaieria ex Ilva di Taranto ha trovato una parziale, ma significativa, risoluzione.
Le prospettive di una chiusura parziale e l’attivazione di misure di Cassa Integrazione, che avevano generato forte apprensione tra i lavoratori e le istituzioni locali, sono state formalmente accantonate.
Un elemento cruciale, e garanzia di continuità operativa, è l’assicurazione fornita in merito alla fornitura di coils da parte dello stabilimento tarantino all’impianto di Genova, un legame indissolubile per l’intera filiera siderurgica nazionale.
L’annuncio, rilasciato dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al termine di un incontro decisivo con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a Roma, ha immediatamente alleviato le tensioni.
L’incontro, concepito come un’urgenza a fronte di un quadro economico e industriale in rapido mutamento, ha offerto un’opportunità per un confronto diretto e per una comprensione più approfondita delle dinamiche in gioco.
La decisione di mantenere aperta l’acciaieria di Taranto e di garantire la fornitura di coils a Genova non rappresenta solamente un sollievo immediato per i lavoratori e le loro famiglie, ma incarna anche un segnale importante per l’economia pugliese e nazionale.
Lo stabilimento di Taranto, con la sua storia complessa e le sue sfide ambientali, è un nodo cruciale per l’industria siderurgica italiana, un settore strategico per l’occupazione e per la competitività del Paese.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che questa soluzione parziale non risolve tutte le problematiche strutturali che affliggono l’Ilva.
La transizione verso un modello produttivo sostenibile, la riconversione ambientale del sito, la gestione dei debiti e la ridefinizione del piano industriale a lungo termine rimangono questioni aperte che richiedono un impegno costante e una visione strategica condivisa tra tutti gli stakeholders.
L’assicurazione sulla fornitura di coils a Genova, pur essendo un punto di svolta positivo, è un passo intermedio in un percorso più ampio e complesso.
Le istituzioni regionali, insieme ai sindacati e alle rappresentanze dei lavoratori, continueranno a monitorare attentamente l’evoluzione della situazione, sollecitando l’implementazione di misure concrete per garantire la sostenibilità economica, sociale e ambientale dell’acciaieria, e per restituire al territorio una prospettiva di sviluppo duraturo e inclusivo.
La sfida, ora, è trasformare questa tregua in un’opportunità concreta per la rinascita del polo siderurgico di Taranto.






