Teatro Fuori Porta: Il Piccolo Teatro porta l’arte in Lombardia

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Il Piccolo Teatro, nel suo spirito di apertura e decisa a superare i confini delle sue sedi storiche, presenta la seconda edizione di “Teatro Fuori Porta”, un ambizioso progetto promosso con il sostegno della Regione Lombardia.
Da ottobre a dicembre, una rete di 60 spettacoli itineranti animerà dieci province lombarde (escludendo Cremona e Milano), trasformando luoghi inaspettati – biblioteche, centri di aggregazione sociale gestiti da Auser, dimore storiche, teatri di comunità e cinema – in palcoscenici effimeri.

L’iniziativa, che si configura come un’evoluzione rispetto alla passata edizione, si propone di creare un ponte tra la cultura teatrale e il territorio, portando l’arte drammatica a un pubblico più ampio e diversificato.

Il direttore artistico, Claudio Longhi, sottolinea l’importanza di questo percorso di espansione, inteso come un arricchimento reciproco tra il teatro e le comunità locali.

Il cartellone, che avrà inizio in Valtellina (Sondrio) e culminerà nel Pavese (Mortara), presenta un programma ricco e stimolante.
Fausto Russo Alesi darà voce a “Mumù” di Turgenev, un’opera che esplora le complessità dell’amore e della perdita, mentre Arianna Scommegna interpreterà “La Storia” di Elsa Morante, un potente romanzo sulla guerra e la resilienza.
Federica Fracassi si cimenterà nell’analisi dei “Sillabari” di Parise, un viaggio introspettivo nel linguaggio e nell’identità, e Francesco Centorame riproporrà “Io quella volta lì avevo 25 anni”, uno spettacolo che riprende l’ultimo testo in prosa di Gaber e Luporini, offrendo una riflessione ironica e malinconica sulla vita e sul tempo che passa.

Il progetto non si limita agli appuntamenti serali.
Un ciclo di lezioni-spettacolo, pensato specificamente per il pubblico scolastico, si concentrerà su quattro figure emblematiche del teatro, classico e contemporaneo: Re Lear, Antigone, Galileo Galilei e La Maria Brasca, offrendo spunti di riflessione sulla condizione umana, il potere, la scienza e la giustizia sociale.
Accanto a questo, un itinerario di workshop di lettura ad alta voce, ospitati in biblioteche, università della terza età e spazi civici, promuoverà la riscoperta del piacere della lettura condivisa e favorirà la crescita di competenze comunicative.

Il Piccolo Teatro, con questa iniziativa, ribadisce il suo ruolo di servizio pubblico, un’opportunità per diffondere la cultura teatrale, rafforzare il tessuto sociale, promuovere il senso di appartenenza e stimolare la partecipazione attiva dei cittadini.

Come sottolinea il direttore generale, Lanfranco Li Cauli, il teatro non può essere confinato in luoghi elitari, ma deve diventare un motore di cambiamento sociale e culturale.

L’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, evidenzia come “Teatro Fuori Porta” sia un tassello fondamentale di un impegno più ampio, volto a dematerializzare le barriere – sia materiali che simboliche – che ancora ostacolano l’accesso alla cultura per molti cittadini.

La Regione Lombardia investe risorse e progettualità per creare un sistema culturale più inclusivo, capace di raggiungere ogni angolo del territorio e di coinvolgere persone di ogni età e provenienza.