La stazione di rilevamento urbano di Torino – Rebaudengo ha recentemente registrato il superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo di particolato sottile (PM10) per il 36° giorno da inizio anno.
Questo dato, pur indicando un’eccessiva persistenza dell’inquinamento, si colloca in un contesto più ampio di tendenze temporali e confrontabili con le performance di anni precedenti.
Sebbene il limite legislativo di 35 superamenti annui sia stato quindi superato, l’andamento complessivo del 2024 presenta elementi di peculiarità.
Un’analisi comparativa con le stagioni passate rivela variazioni significative.
Nel 2023, il limite di 35 superamenti era stato raggiunto il 24 febbraio, mentre nel 2022 la soglia era stata raggiunta già il 18 febbraio.
Nel 2024, il superamento del limite è avvenuto in modo più dilazionato, suggerendo possibili fattori meteorologici o variazioni nelle emissioni che hanno modificato la dinamica dell’inquinamento.
La stazione di fondo urbano di Torino – Lingotto, sebbene non abbia superato il limite di 35 superamenti, ha comunque registrato un andamento indicativo delle condizioni atmosferiche locali.
Nel 2023, il limite era stato raggiunto il 16 novembre, mentre nel 2022 si era verificato già il 18 febbraio, evidenziando una certa coerenza cronologica con i dati di Rebaudengo, pur con alcune differenze di intensità.
Nonostante la situazione attuale, l’Arpa Piemonte sottolinea un aspetto incoraggiante: il 2024 si presenta, ad oggi, come uno degli anni meno critici in termini di superamenti del limite giornaliero di PM10 nel periodo 2015-2025.
Questo dato, seppur relativo a una parte dell’anno (fino al 14 dicembre), potrebbe suggerire un miglioramento graduale della qualità dell’aria, forse legato a politiche di riduzione delle emissioni, cambiamenti nei modelli di traffico urbano, o a una combinazione di fattori meteorologici favorevoli.
La complessità del fenomeno dell’inquinamento atmosferico richiede un’interpretazione cauta dei dati.
Variabili come l’intensità e la frequenza degli eventi meteorologici (inversioni termiche, vento, pioggia), le attività industriali, il traffico veicolare, e la gestione dei riscaldamenti domestici influenzano significativamente la concentrazione di PM10 nell’aria.
Un’analisi approfondita, che tenga conto di questi fattori e delle interazioni tra di essi, è essenziale per comprendere le dinamiche dell’inquinamento atmosferico e per implementare strategie di mitigazione efficaci e mirate, che mirino non solo a ridurre le emissioni dirette, ma anche a migliorare la resilienza della città agli eventi atmosferici estremi.






