cityfood
cityeventi
mercoledì 19 Novembre 2025

Torino, qualità della vita in lieve calo: l’analisi 2025

L’indagine annuale sulla qualità della vita in Italia, condotta nel 2025 da ItaliaOggi, Ital Communications con il contributo accademico dell’Università Sapienza di Roma (edizione numero 27), dipinge un quadro complesso per la provincia di Torino.
Posizionandosi al ventiseiesimo posto su 107 aree geografiche esaminate, la provincia torinese registra un lieve declino rispetto al 2024 (dove occupava la posizione 23), pur mantenendo una valutazione complessiva definita “buona”.
Questo risultato, tuttavia, nasconde dinamiche interne di notevole interesse.

Un elemento di significativa forza trainante è il posizionamento nell’ambito dell’ambiente, dove Torino si distingue al settimo posto, un miglioramento sensibile rispetto all’ottavo dell’anno precedente.

Questo dato suggerisce un impegno concreto verso politiche di sostenibilità e tutela del territorio, con un impatto positivo percepito dalla popolazione.

L’istruzione e la formazione rappresentano un altro ambito di progresso.
La provincia, infatti, si posiziona al 21° posto, un avanzamento considerevole rispetto al 33° posto del 2024, indicando investimenti mirati e un’offerta formativa più efficace.
Parallelamente, si osserva un calo nel comparto del reddito e della ricchezza, che colloca la provincia al 25° posto, un netto contrasto con l’undicesimo posto del 2024.

Questo dato potrebbe riflettere dinamiche economiche più ampie, come l’aumento del costo della vita o la diminuzione della produttività in settori chiave.
Il settore turistico, stabile al 27° posto, indica una capacità di attrarre visitatori consolidata, mentre un miglioramento si registra in affari e lavoro, con un avanzamento dal 53° al 44° posto, segno di una maggiore vivacità imprenditoriale e di un mercato del lavoro più dinamico.
La sanità, pur mantenendo un livello accettabile, mostra un lieve peggioramento, posizionandosi al 51° posto, mentre la densità e la struttura della popolazione collocano la provincia a metà classifica, al 53° posto, con una leggera perdita di posizioni.
Le criticità più rilevanti emergono dai dati relativi alla sicurezza sociale e, in particolare, alla percezione di reati e sicurezza.

La provincia si colloca al 98° posto in quest’ultimo ambito, evidenziando una preoccupante sensazione di insicurezza tra i cittadini, pur registrando un lieve miglioramento rispetto al 2024.
Questo dato impone un’analisi approfondita delle cause e l’implementazione di misure mirate a rafforzare la prevenzione e la repressione dei reati.
Il confronto con le altre province piemontesi rivela un quadro variegato.

Cuneo, Novara e Verbano-Cusio-Ossola mostrano una diminuzione della qualità della vita, pur mantenendo una valutazione “accettabile”.

Biella, Vercelli, Asti, Alessandria evidenziano una qualità della vita definita “discreta”, con un calo di posizioni rispetto all’anno precedente.

L’analisi complessiva suggerisce che la provincia di Torino, pur mantenendo elementi di forza, deve affrontare sfide significative in termini di sicurezza, reddito e percezione di benessere sociale, al fine di consolidare la propria posizione e migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap