Un drammatico evento ha scosso la comunità del Barese nella serata di ieri, quando un uomo di età avanzata, prossimo all’ottavo decennio di vita, ha perso tragicamente la vita a seguito di un impatto con un veicolo.
L’incidente, avvenuto lungo la provinciale 238, arteria di collegamento tra Corato e Altamura, ha lasciato una scia di dolore e interrogativi.
La vittima, residente in una Residenza Sanitaria Assistita (RSA) di Altamura, stava percorrendo a piedi il tratto stradale quando è stata improvvisamente coinvolta.
La dinamica precisa dell’accaduto è attualmente al vaglio degli inquirenti, ma sembra che la distanza dalla RSA, circa due chilometri, non abbia costituito un elemento di particolare rilevanza nella sequenza degli eventi.
L’impatto si è rivelato fatale, nonostante il tempestivo intervento del conducente del veicolo, il quale, immediatamente dopo l’incidente, si sia fermato per prestare soccorso e allertare i servizi di emergenza.
L’arrivo del personale sanitario del 118 non ha potuto che constatare il decesso.
L’episodio solleva, inevitabilmente, una serie di riflessioni sulla sicurezza stradale, in particolare per quanto riguarda la vulnerabilità dei pedoni anziani e la necessità di implementare misure di prevenzione volte a salvaguardare la loro incolumità.
La provinciale 238, come molte strade di campagna, presenta caratteristiche che potrebbero aver contribuito all’accaduto: illuminazione insufficiente, scarsa visibilità, assenza di marciapiedi o percorsi protetti per i pedoni.
Al di là delle responsabilità individuali che potrebbero emergere dall’inchiesta, l’evento rappresenta un monito per l’intera comunità, esortando a una maggiore consapevolezza e responsabilità nella guida, nonché a una riflessione più ampia sulle condizioni delle infrastrutture stradali e sulla loro adeguatezza a garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada, con particolare attenzione alle fasce più deboli.
I Carabinieri stanno conducendo indagini per ricostruire la dinamica completa dell’incidente e accertare eventuali responsabilità.
L’evento ha lasciato un vuoto nel tessuto sociale locale, acuendo il dibattito sulla necessità di un controllo più attento degli accessi e della mobilità nelle aree rurali, ove la presenza di RSA e la conseguente circolazione di persone anziane richiedono misure di sicurezza adeguate.






