domenica 14 Dicembre 2025

Tredicesime in Lombardia: crescita nominale, ma incertezza sulle famiglie.

L’imminente erogazione delle tredicesime in Lombardia, nel 2025, si preannuncia un motore significativo per l’economia regionale, con una stima complessiva della spesa che si attesta sui 5,2 miliardi di euro.

Pur registrando una crescita nominale, l’analisi del Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza rivela una dinamica più sfumata, con un aumento reale (al netto dell’inflazione) contenuto all’1,4%, il più basso degli ultimi quattro anni.
Questa moderazione riflette una complessa interazione di fattori socio-economici.
L’erosione della propensione al risparmio, con una diminuzione dello 0,2% rispetto all’anno precedente, suggerisce una maggiore propensione a spendere immediatamente la tredicesima, ma anche una crescente incertezza finanziaria tra le famiglie.

Parallelamente, un lieve incremento della povertà relativa, passato dal 4,2% al 4,3%, evidenzia una crescente difficoltà per una porzione della popolazione ad affrontare le spese primarie, impattando inevitabilmente sulle scelte di consumo.

Il contributo del turismo, sia interno che internazionale, si rivela cruciale, generando una spesa stimata di 519 milioni di euro.
Questo dato sottolinea la rilevanza del settore turistico per l’economia lombarda, soprattutto nel periodo festivo.
L’analisi più dettagliata della spesa rivela alcune tendenze specifiche.

La categoria dei beni, che include acquisti di vario genere, vede un incremento di 140 milioni di euro, con una crescita complessiva dell’11,3%.
L’incremento delle uscite per ristorazione e divertimento – cene, pranzi fuori casa, spettacoli, concerti e manifestazioni sportive – segnala una volontà di recuperare esperienze post-pandemiche, sebbene con moderazione.
Al contrario, si registra un calo significativo (-13%) nella spesa per viaggi e vacanze, forse dovuto a fattori come l’aumento dei costi del carburante e la maggiore attenzione alla gestione delle finanze familiari.
Un aspetto fondamentale è la distribuzione della tredicesima: quasi due terzi (3,348 miliardi di euro) vengono destinati a spese “incomprimibili”.
Questa voce comprende pagamenti ricorrenti come rate di mutui, spese condominiali, rette scolastiche, premi assicurativi e oneri sanitari, oltre a spese necessarie per la manutenzione della casa, dell’auto e per l’igiene personale.

Solo una quota residuale è realmente disponibile per acquisti discrezionali e attività legate al benessere personale, come trattamenti estetici, abbonamenti in palestra e corsi di vario genere.
La visione generale, espressa da Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio, è di prudente ottimismo.
Nonostante la flessione dei viaggi, si prevede comunque una spesa considerevole per acquisti di vario genere, stimata in quasi 1,4 miliardi di euro.
Questa prospettiva riflette una combinazione di necessità economiche immediate e una latente voglia di spendere, frenata però dalla consapevolezza delle incertezze economiche.
Il ruolo del turismo, con la sua significativa iniezione di capitali, continua ad essere un elemento chiave per la vitalità dell’economia lombarda durante le festività natalizie.

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