Quest’anno, Trieste si raccoglie in una settimana di commemorazioni solenni, un intreccio di fede, memoria storica e onore militare, culminando nella celebrazione dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Il calendario degli eventi, profondamente radicato nell’identità triestina, si apre con la festa di San Giusto, patrono della città, e si protrae fino al ricordo dei caduti del 1953.
La ricorrenza di San Giusto, figura cardine nella storia di Trieste, è stata inaugurata con il Pontificale in Cattedrale, un rito religioso che ha visto la partecipazione del vescovo Enrico Trevisi e del sindaco Roberto Dipiazza, portatori del Gonfalone cittadino, simbolo tangibile dell’autorità comunale e della sua storia millenaria.
Questo momento di profonda spiritualità si coniuga con la celebrazione del centenario della “Redenzione” di Trieste, ovvero il ritorno della città all’Italia, evento che segnò una svolta epocale nel destino della comunità giuliana.
Le celebrazioni del centenario, organizzate in collaborazione tra l’Associazione Nazionale Bersaglieri, il Comune e il Comando Militare dell’Esercito, hanno visto un intenso corteo, impreziosito dall’arrivo della Staffetta Tricolore, portabandiera di valori condivisi e identità nazionale, e dallo sbarco di un picchetto del Reggimento Bersaglieri, provenienti da mare.
L’incontro simbolico alla Fontana dei Quattro Continenti, uno dei luoghi iconici di Trieste, ha evocato l’antica vocazione marittima e il ruolo di porta tra Oriente e Occidente che la città ha sempre ricoperto.
La successiva deposizione di corone alla Scala Reale, un luogo intriso di significato storico, e gli onori resi ai caduti, accompagnati dalle musiche solenni del Reggimento Bersaglieri, hanno onorato il sacrificio di coloro che contribuirono alla conquista e alla difesa del territorio.
Il culmine della settimana di commemorazioni è rappresentato dalla solenne celebrazione dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che si svolgerà al Sacrario militare di Redipuglia, luogo di eterna memoria per i caduti della Grande Guerra.
L’Amministrazione comunale, guidata dal gonfalone e dall’assessore Maurizio De Blasio, parteciperà a questa significativa cerimonia, esprimendo il profondo legame tra la città e i suoi eroi.
Parallelamente, a Trieste, si ripeteranno i rituali di Alza e Ammainabandiera in Piazza Unità d’Italia, animati dal Comando Militare dell’Esercito e alla presenza del vicesindaco Serena Tonel.
Il ricordo non si arresta al trionfo, ma si protende verso le ferite ancora aperte.
Mercoledì, una Messa solenne nella chiesa del Sant’Antonio Nuovo onorerà la memoria di Pietro Addobbati, Erminio Bassa, Leonardo Manzi, Saverio Montano, Francesco Paglia e Antonio Zavadil, figure che persero la vita in circostanze tragiche nel novembre del 1953, un periodo segnato da tensioni sociali e politiche.
La partecipazione del gonfalone e del sindaco Dipiazza testimonia l’impegno della città a non dimenticare e a cercare la riconciliazione.
A conclusione della cerimonia religiosa, la Lega Nazionale deporrà una corona d’alloro sotto la targa commemorativa, un gesto simbolico di rispetto e di riflessione sulla fragilità della convivenza civile.
L’intera settimana di eventi, un mosaico di riti e commemorazioni, si configura come un profondo atto di amore verso la storia e la comunità di Trieste, una città che ha saputo custodire la memoria e guardare al futuro con rinnovato spirito di unità e resilienza.







